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Contorni

Puntarelle e arance ad insalata

Ricette base

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puntarelle e arance ad insalata
Contorni

Puntarelle e arance ad insalata

di Mirco Di Marcello 6 Febbraio 2023
scritto da Mirco Di Marcello

Le puntarelle e arance ad insalata sono un ottimo contorno da servire, fresco e gustoso, da preparare in pochissimi minuti.

Tempo fa vi avevo già proposto un’insalata di puntarelle senza acciughe, abbinandola a mango e noci. Oggi vi suggerisco come preparare puntarelle e arance in un’insalata velocissima e piena di gusto.

L’abbinamento, questa volta, è più tradizionale: gli ingredienti che ho usato sono infatti arance di Sicilia e acciughe, con una spolverata di pinoli.

Le puntarelle non hanno bisogno di presentazione, specialmente per i romani! Si ricavano dalla catalogna (chiamata anche “cicoria cimata”).

Un’insalata di puntarelle e arance molto semplice, ma che verrà arricchita da un ingrediente che farà la differenza: l’olio extravergine biologico siciliano Angimbe, un’azienda agricola bio-etica a conduzione familiare che produce olio d’oliva da 4 generazioni;

L’accostamento olio e arance di Sicilia era inevitabile, per due ingredienti simbolo di questa magnifica terra.

La semplicità degli ingredienti, conditi con un olio dal piacevole retrogusto fruttato, farà da solo il piatto.

Agli ingredienti che ho utilizzato io, potrete come sempre aggiungerne a vostro piacimento. Particolarmente indicate per il piatto, vedrei bene le olive taggiasche.

Puntarelle e arance sono ottime come contorno ma anche da presentare come gustoso antipasto.

La parte noiosa è quella di pulire le puntarelle ma io, da bravo marito nel panico, ho comprato quelle già pulite e lavate, tagliando la testa al toro!

Le arance, pelate a vivo, contribuiranno a smorzare l’amarognolo tipico delle puntarelle, donando un buon sapore a tutto il piatto.

insalata di puntarelle, arance e acciughe
puntarelle arance e alici
insalata di puntarelle con olio extravergine bio di Sicilia Angimbe
puntarelle ad insalata con arance di Sicilia
puntarelle e arance ad insalata
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Puntarelle e arance

Un'insalata veloce e gustosa, da preparare con pochi ingredienti.
Preparazione10 mins
Tempo totale10 mins
Categoria: Contorni
Cucina: Italiana
Porzioni: 2 persone
Autore: Mirco Di Marcello

Ingredienti

  • 200 gr puntarelle pulite, lavate e asciugate
  • 1 arancia di Sicilia grande o 2 piccole
  • 50 gr pinoli
  • 8 acciughe
  • 1 spicchio aglio
  • q.b. sale e pepe
  • q.b. Olio extravergine di oliva

Come si prepara

  • La prima operazione da fare è pulire e tagliare le puntarelle a listarelle e immergerle in una ciotola colma di acqua e ghiaccio per farle arricciare. Se volete risparmiare tempo, comprate le puntarelle già pronte e lavate che trovate nel banco frigo. Scoliamo le puntarelle e adagiamole su un canovaccio asciugandole con molta attenzione.
  • Nel frattempo peliamo a vivo le arance e teniamole da parte.
  • In una ciotola mettiamo metà delle acciughe, lo spicchio d'aglio tritato finemente, sale, pepe e l'olio extravergine di oliva. Mescoliamo per bene fino a far sciogliere le acciughe e creare una salsa di condimento.
  • Raduniamo in un'insalatiera le puntarelle, le arance e le acciughe rimaste, tagliate a pezzettini. Irroriamo con la salsina ottenuta prima, spolveriamo con i pinoli e impiattiamo.
  • Possiamo ultimare con un giro di olio extravergine bio di Sicilia.
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come preparare gli uramaki in casa
Ricette base

Come preparare gli uramaki

di Mirco Di Marcello 28 Gennaio 2023
scritto da Mirco Di Marcello

Se sei un assiduo frequentatore di ristorante sushi conoscerai sicuramente gli uramaki, il sushi con l’alga all’interno. Vediamo insieme come preparare gli uramaki in casa.

Simile al maki (che però ha l’alga all’esterno), sono ripieni di pesce crudo o cotto, formaggio spalmabile, e avocado nel suo formato standard. 

Esistono poi tantissime varianti gustose.

Molti ristoranti infatti oggi propongono accostamenti gourmet e variegati, mescolando frutta e pesce, aggiungendo salse speziate che contribuiscono a farci amare questo cibo orientale.

Noi vedremo come preparare gli uramaki in maniera standard, utilizzando il salmone, un classico del sushi giapponese, avocado e formaggio spalmabile.

Il Philadelphia è tra i più usati ma, se volete azzardare, potete scegliere un formaggio spalmabile aromatizzato.

Non abbiate paura, osate con gli accostamenti, anche quelli più improbabili. Provate anche con i contrasti dolce/salato.

Naturalmente ricordate che per utilizzare salmone crudo in tranquillità, eliminando batteri, dovrete acquistarlo già abbattuto oppure abbatterlo in casa congelandolo per 72 ore in freezer (leggi le norme per abbattere il pesce in casa). 

Come arrotolare gli uramaki?

Per fare gli uramaki in casa avrete bisogno di una stuoia per sushi che si utilizza per arrotolare gli ingredienti.

In alternativa puoi farli senza stuoia e utilizzare un foglio di carta forno ripiegato due o tre volte su di esso.

Cosa potrebbe servirti:

  • Fogli di alga nori – Qui (link affiliato)
  • Condimento per riso – Qui (link affiliato)
  • Stuoia per avvolgere i rolls – Qui (link affiliato)

Guarda anche le altre ricette base che ho preparato.

come preparare gli uramaki in casa
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Come preparare gli uramaki

Preparazione30 mins
Cottura15 mins
Categoria: Sushi
Cucina: Japanese
Porzioni: 2 persone
Autore: Mirco Di Marcello

Ingredienti

  • 200 gr riso originario
  • 120 gr salmone fresco abbatuto
  • 400 ml acqua
  • 80 gr philadelphia o altro formaggio spalmabile
  • 60 gr avocado tagliato a strisce
  • 2 fogli alga nori
  • q.b. condimento per sushi
  • q.b. semi di sesamo
  • a.b. sale

Come si prepara

  • Iniziamo preparando il riso: sciacquiamolo abbondantemente per fargli perdere l’amido. Mettiamolo poi in una pentola con il doppio dell’acqua metterlo in un pentolino con il doppio dell’acqua e lasciamo bollire per 10 minuti circa. Spegniamo il fornello e, coprendo con il coperchio, facciamo assorbire l’acqua.
  • Condiamo con due prese di sale e due cucchiai di condimento per sushi. Se non lo avete in casa potete prepararlo sciogliendo 2 cucchiai di zucchero in 100 ml di acqua e 2 cucchiai di aceto di mele.
  • Prepariamo una ciotola con acqua e aceto per bagnare di tanto in tanto le mani ed evitare che il riso si appicchi alle mani. Foderiamo lo stuoino per sushi con la pellicola trasparente.
  • Stendiamo un foglio di alga nori sul tappetino per sushi (parte ruvida verso l’alto) e distribuiamo sopra metà del riso in maniera uniforme. A questo punto dobbiamo delicatamente ribaltare l’alga in maniera da portare il riso a contatto con la pellicola dello stuoino e che l’alga rimanga in alto.
  • Posizioniamo due strisce di salmone sull’alga e aggiungiamo anche due strisce di avocado e una di Philadelphia. Aiutandoci con lo stuoino, arrotoliamo delicatamente fino a formare un rotolo. Premiamo verso l’interno man mano che arrotoliamo per evitare di lasciare vuoti.
  • Cospargiamo il rotolo con semi di sesamo (possiamo stenderli su un piano di carta forno e rotolarci sopra il roll). Mettiamo in frigo per almeno un’ora dopodiché possiamo tagliare in rolls (circa 8 per ogni rotolo). Usiamo un coltello ben affilato, bagnato con acqua.

Crediti: photo from Envato

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Paglià pizzeria a Pagliare del Tronto, uscita Spinetoli
Oggi mangio qui

Paglià pizzeria: impasti leggeri e ingredienti di qualità

di Mirco Di Marcello 28 Gennaio 2023
scritto da Mirco Di Marcello

Paglià pizzeria coccola i cliente con farine biologiche, impasti a lunga lievitazione e ingredienti di prima scelta. Mica pizza e fichi!

La pizzeria Paglià è nata da tre proprietari e soci: Maurizio Mascaretti, Graziano Neroni e Isaia D’Angelo. Aperto in piena pandemia, verso la fine del 2020, ha vissuto il periodo di quella che poteva essere una catastrofe, che invece si è rivelato un gran successo.

titolari di Paglià pizza e fichi
I titolari di Paglià, pizza e fichi

Locale curato ed elegante, pizza leggerissima e sfiziosa.

Locale curato ed elegante, pizza leggerissima e sfiziosa.

+39 0736 498396
Via Celso Ulpiani, 12 63078 Spinetoli AP – Italy
https://www.pagliapizzaefichi.it
PRENOTA ORA
Oggi Cucina Mirco
  • Cucina
    8.5
  • Servizio
    9
  • Scelta delle birre
    8
  • Ambiente
    9
  • Qualità/Prezzo
    8
Pro
  • Locale pulito e curato
  • Pizza leggerissima
  • Ottime birre
8.5 4.25 5
Punteggio medio

Tutto questo grazie alla voglia dei proprietari di offrire qualcosa di veramente buono e grazie alla loro fermezza di idee, che li ha fatti credere nel progetto che avevano in mente.

L’idea iniziale, che prevedeva in realtà un food track con cibo di strada, ha cambiato completamente rotta quando i proprietari sono rimasti folgorati da un palazzo di fine ‘800, restaurato e “messo a tiro” per accogliere i clienti.

Grazie alla consulenza di Gregorio Di Agostini (ex Brisa) e il visual designer Luca Silvestri, Paglià ha creato la sua immagine e ha spiccato il volo.

interno Paglià pizzeria

La pandemia ci ha fatto riscoprire il piacere di stare in cucina e sperimentare. A casa mia ne abbiamo approfittato per dedicarci alla pizza e mia moglie si è appassionata al lievito madre. Fatto sta che ogni sabato prepariamo la pizza in casa. Quando vedo una pizza ben fatta, quindi, sono sempre attratto dal provarla.

Questa attrazione l’avevo avuta qualche mese fa, quando sui social mi si erano presentate davanti alcune pizze di Paglià, pizza e fichi, pizzeria di Pagliare del Tronto, nelle Marche.

Subito avevo inserito il nome nelle note del mio telefono, dove appunto tutti i ristoranti da provare.

L’occasione, fortunatamente, si è presentata grazie ad una cena tra ex compagni universitari. Il mio amico Mauro, mentre si organizzava la serata, ci aveva detto: “vi porto a mangiare una pizza buonissima”.

E così è stato.

Ci siamo trovati all’ingresso di Paglià, che subito si presenta come locale molto curato ed elegante.

Quello che colpisce subito è il buonumore di titolari e di tutti i dipendenti: accolti con il sorriso che permane anche durante il servizio. Si percepisce che più che titolari e dipendenti, ci sia un rapporto di brigata, un team dove si lavora tutti per un’unico fine: la soddisfazione del cliente.

Farine, impasti e ingredienti

Ma parliamo della pizza, naturalmente!

Paglià utilizza solo prodotti di alta qualità, provenienti principalmente dal territorio marchigiano o da aziende selezionate che offrono prodotti di eccellenza.
Le farine utilizzate per le pizze sono farine biologiche, di diverse varietà, macinate a pietra, prodotte a pochi chilometri da Paglià.

Per la pizza in particolare viene utilizzata farina bio di tipo 1, la semola Senatore Cappelli e Solina. Tutte a lunga lievitazione.

Pizze “classiche” e pizze che seguono le stagionalità

Da Paglià non ti annoi mai, anche perché le pizze speciali cambiano in base alla stagionalità: sono proprio le materie prime che esaltano i gusti delle pizze.

Gusto e digeribilità sono le prerogative che Paglià pone alla base della sua attività: il gusto ricercato nei vari ingredienti sapientemente abbinati e la digeribilità che ti permette di assaporare diverse tipologie e diversi abbinamenti senza appesantire.

Tipi di pizza

Da Paglià pizzeria troverai la pizza fritta, quella quadrata in teglia 25×25 e la pizza tonda di ispirazione napoletana.

La pizza tonda rimane più sul “classico”, aperta ai gusti del grande pubblico, la pizza quadrata invece è quella che invoglia gli amanti dello sfizio, che vogliono provare abbimanenti di qualità sempre nuovi.

La pizza nel formato 25×25 è quella che molti amano definire “pizza gourmet” ma che da Paglià non è altro che un lavoro di squadra. Questo formato di pizza è stato pensato appositamente per la famiglia: dà il meglio di sé una volta scaldata in forno e su una padella antiaderente.

Paglià si da da fare e corre a passo svelto. Dopo appena un anno dall’aperturaLa conferma arriva ad appena un anno di apertura con l’ingresso nella Guida delle Pizzerie del Gambero Rosso 2021 e l’assegnazione dello “spicchio”.

La nostra cena

Tornando alla nostra serata, d’accordo con tutti i commensali, abbiamo deciso di affidarci totalmente ai titolari, dando carta bianca per gli assaggi: un mix di pizze tonde e pizze quadrate, così da provare tutti un po’ di tutto.

Certo, gli abbinamenti sono tanti, dovremo quindi tornarci per provare il resto!

Ebbene, la pizza ha trovato pareri molto favorevoli da parte di tutti noi, tanto che, quando il cameriere è venuto a sincerarsi che avevamo finito, si è meravigliato quando glie ne abbiamo chieste ancora!

Abbiamo iniziato con una pizza fritta con prosciutto crudo e marmellata di fichi e saltimbocca, per poi passare subito alle pizze: “da nord a sud”, con fontina d’alpeggio, guanciale di suino nero d’Abruzzo, lamelle di tartufo e nocciola, la quadrata con nuda e cicoria, divina!

Tra le altre degne di nota la “rape, salsiccia e pecorino”, la quadra con “crema di zucca, radicchio affumicato, gorgozola e noci”, la particolarissima “insalata russa e cotto affumicato”, la quadra “ripiena di porchetta” e la “broccoli e fonduta di pecorino” e la “broccoli e ciauscolo”. Tutte particolarissime e buonissime!

I maritozzi di Paglià

Giunti “quasi” allo stremo, per accompagnare il dolce (due assaggi dei fantastici maritozzi, uno con panna e gianduia e l’altro, sensazionale, con panna e gelato all’Anisetta), ci è stata servita la “Krikketta“, una birra fruttata al sapore di ciliegia.

Il conto? Le pizze di Paglià costano un po’ più della pizza tradizionale, ma, come dico sempre, quando il prodotto è di qualità e gli ingredienti ottimi e selezionati, il prezzo vale il prodotto. Se poi vogliamo fare i conti, noi che abbiamo mangiato davvero tantissimo (siamo di bocca buona!), abbiamo speso come una normale cena al ristorante. Quello che abbiamo gustato, però è stato davvero unico, e non la solita pizza.

Un consiglio? Andate e provate in prima persona! Rimarrete sicuramente soddisfatti!

Paglià pizzeria non è solo pizza: potrai fare anche dei gustosissimi aperitivi o assaporare gli sfiziosi panini. Il locale offre anche servizio take-away. Guarda il menù online.

Paglià, pizza e fichi si trova a Pagliare del Tronto, Spinetoli in via Celso Ulpiani, 12. Puoi prenotare un tavolo o da asporto chiamando il numero sotto indicato oppure attraverso il sito internet.

Telefono: +39 0736 498396
Email: info@pagliapizzaefichi.it
Facebook | Instagram

Orari di apertura
Lunedì — 19:00 – 01:00
Martedì chiuso per turno
Mercoledì — 19:00 – 01:00
Giovedì — 19:00 – 01:00
Venerdì — 19:00 – 01:00
Sabato — 19:00 – 01:00
Domenica — 19:00 – 01:00

Guarda anche le altre recensioni della rubrica Oggi Mangio Qui!

Vi lascio qualche foto delle pizze che abbiamo gustato nella nostra serata.

GALLERY PAGLIA'

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torta salata veloce con caprino, pomodori confit e porri
Antipasti

Torta salata veloce con caprino, pomodori confit e porri

di Mirco Di Marcello 14 Gennaio 2023
scritto da Mirco Di Marcello

La torta salata veloce è una ricetta leggera e ricca di gusto, grazie alla crema di caprino, pomodori confit e porri, ideale come salvacena!

La ricetta che vi propongo oggi della torta salata veloce, è stata realizzata grazie ad un nuovo prodotto di casa Vallé. Grazie al fatto che sono un Vallé Gourmaker ho potuto provare questa nuova base in anteprima.

Stiamo parlando di: LEGUMITÙ Vallé, la nuovissima base fresca a base di carote e lenticchie rosse con il 70% di grassi in meno e fonte di fibre e proteine che ti permette di realizzare torte salate e stuzzichini che sorprenderanno tutti al gusto e al palato.

Ha una consistenza simile alla pasta brisée, un colore naturale, bello da vedere, un gusto unico perfetto da valorizzare con sapori e profumi decisi.

  • Fonte di fibre e proteine, con il 30% di verdure e legumi!
  • Un profilo nutrizionale bilanciato con il 70% di grassi in meno rispetto alla media delle basi fresche più vendute.
  • 100% vegetale, senza coloranti, senza grassi idrogenati, in più è senza olio di palma.
  • Rotondamente perfetta per le tue torte salate o fantasiose creazioni

Legumitù è già nel banco frigo, corri a provarla e dai libero sfogo alla tua fantasia! 

Torniamo alla mia ricetta: come sempre è semplicissima ed è ideale come svuotafrigo o antispreco.

I pomodorini confit li ho preparati in padella, metodo veloce e semplicissimo rispetto a quello al forno che richiede molto più tempo.

I porri li ho aggiunti perché ne avevo un po’ da parte e mi piaceva accostarli al sapore del caprino.

Per preparare la crema di caprino per la farcia potrete usare sia della panna da cucina (vegetale visto il tipo di ricetta), oppure uno yogurt greco. Per gli aromi potete andare a gusto. Io ho messo del timo e dell’origano, ma potreste usare anche erba cipollina.

Guarda anche le altre ricette che ho realizzato usando i prodotti Vallé.

torta rustica con caprino, pomodorini confit e porri
torta salata veloce con caprino, pomodori confit e porri
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Torta salata veloce con caprino, pomodori confit e porri

Ricetta salvacena buona, leggera e gustosa.
Preparazione15 mins
Cottura35 mins
Tempo totale50 mins
Porzioni: 4 persone
Autore: Mirco Di Marcello

Ingredienti

  • 1 rotolo Legunitù Vallé
  • 100 gr formaggio caprino spalmabile
  • 150 gr panna da cucina vegetale o yogurt greco
  • 1 uovo
  • q.b. pepe, origano, timo, erba cipollina
  • 10 pomodorini
  • 50 gr porri
  • 1 spicchio aglio
  • q.b. zucchero di canna
  • q.b. sale
  • q.b. olio extravergine di oliva

Come si prepara

  • Laviamo e tagliamo i pomodorini a metà, disponiamoli in una padella in cui avremo messo a soffriggere uno spicchio d’aglio con due giri d’olio.
  • Saliamo e mettiamo su ciascun pomodorino un pizzico di zucchero di canna. Lasciamo cuocere fin quando i pomodorini non diventeranno morbidi. Aggiungiamo dell’origano tritato e mescoliamo.
  • In una seconda padella stufiamo con olio e acqua i porri fino a renderli morbidi.
  • In una ciotola mescoliamo il formaggio caprino con la panna da cucina, 1 uovo, del tipo ed erba cipollina sminuzzata. La farcia è pronta.
  • Tiriamo fuori dal frigo la sfoglia Legumitù, srotoliamola su una teglia circolare (dimensione 24/26 cm). Con i rebbi di una forchetta foriamo la base della sfoglia e versiamo la farcia livellandola.
  • Aggiungiamo i porri e pomodorini confit posizionandoli in maniera regolare e un filo d’olio. Inforniamo in forno già caldo a 180°C per circa 40 minuti. Serviamo la nostra crostata salata calda, tiepida o fredda.
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apple pie con pasta brisée
Dolci

Apple pie con pasta brisée o pasta sfoglia

di Mirco Di Marcello 30 Dicembre 2022
scritto da Mirco Di Marcello

L’apple pie è la torta di mele americana che non ha bisogno di presentazioni. Vediamo come fare l’apple pie con pasta brisée o con pasta sfoglia.

L’apple pie con pasta brisée o con pasta sfoglia è una versione last minute della celebre torta di mele americana, regina delle torte.

Le origini della Apple Pie risalgono addirittura al XIV secolo! Conosciuta in tutto il mondo, da qualche anno il 13 maggio si festeggia come festa nazionale!

La ricetta originale della Apple Pie americana non è difficilissima, anzi. Io però, come mio solito, ho voluto semplificarla ulteriormente realizzandola con la pasta brisée già pronta (nel mio caso, essendo un Vallé Gourmaker, ho scelto la Vallé Brisèe 100% vegetale). Se vuoi però, puoi utilizzare anche i rotoli di pasta sfoglia già pronta.

Nello specifico, avrai bisogno di due rotoli rotondi, uno per la base, l’altro per ricoprire la torta.

Tra gli ingredienti troverai l’amido di mais (maizena) che ci aiuterà ad assorbire i liquidi delle mele per evitare che il fondo si ammorbidisca troppo e si rompa quando andremo a tagliare la torta.

Per il condimento delle mele non può mancare sicuramente la cannella, che da il sapore caratteristico, ma a me piace aggiungere anche noce moscata, zenzero e limone.

L’apple pie è ottima come colazione, merenda o dessert di fine pasto.

Il tocco di classe? Servirla con una pallina di gelato alla vaniglia!

L’apple pie è una torta buona tutto l’anno, la la presenza di mele e cannella me l’ha sempre fatta associare al Natale! Se adori anche tu questo accostamento, prova anche le sfoglie con mele e cannella.

Guarda altre ricette preparate con i prodotti Vallé.

Se dovesse mancarti, qui puoi trovare la teglia per apple pie che fa per te.

apple pie con pasta sfoglia
apple pie con pasta sfoglia
apple pie con pasta brisèe pronta veloce
apple pie con brisée Vallé
apple pie con pasta brisée
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ApplePpie con pasta brisée

Ricetta super veloce per preparare la mitica Apple Pie con due rotoli di pasta brisée pronta
Preparazione15 mins
Cottura30 mins
Tempo totale45 mins
Categoria: Dolci
Cucina: Americana
Porzioni: 8 persone
Autore: Mirco Di Marcello

Equipment

  • 1 stampo per apple pie o crostate 20/22 cm

Ingredienti

  • 2 rotoli pasta brisée rotonda oppure pasta sfoglia
  • 4 mele grandezza media
  • 3 cucchiai zucchero di canna
  • 1 cucchiaio cannella in polvere
  • 1 e ½ cucchiai maizena
  • 1 scorza di limone grattugiata
  • q.b. noce moscata
  • q.b. zenzero in polvere
  • q.b. zucchero a velo
  • 1 uovo il tuorlo

Come si prepara

  • Iniziamo sbucciando e tagliando a cubetti le mele.
  • Versiamoli in una ciotola aggiungendo zucchero, scorza di limone, cannella, zenzero e amido. Mescoliamo per bene, anche utilizzando le mani per farlo al meglio.
    apple pie ripieno con mele e cannella
  • Tiriamo fuori dal frigo i due rotoli di pasta brisée. Sulla base dello stampo (20/22 cm) posizioniamo il primo rotolo, lasciando alla base la carta sul quale è avvolto. Buchiamo con i rebbi di una forchetta la base.
  • Versiamo il ripieno. Se volete l'effetto cupola classico della apple pie, lasciatene di più al centro, altrimenti livellate il tutto.
    ripieno apple pie
  • Srotoliamo il secondo rotolo di pasta brisée e ricopriamo la torta, facendo bene attenzione a fissare bene i bordi ripiegando i lembi delle due brisée su di loro. Pratichiamo i tagli classici della apple pie sulla parte superiore.
  • Spennelliamo la superficie con un tuorlo d'uovo e spolveriamo con zucchero a velo o zucchero di canna.
    parte superiore apple pie
  • Inforniamo a forno caldo a 180°C per circa 25/30 minuti, fin quando la superficie non sarà dorata.
  • L'apple pie può essere servita calda, tiepida ma anche fredda. Ricorda il consiglio di servirla con una pallina di gelato alla vaniglia!
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come fare il parrozzo abruzzese: ricetta originale e ricetta last minute
Racconti di cucina

Come fare il parrozzo abruzzese

di Mirco Di Marcello 5 Dicembre 2022
scritto da Mirco Di Marcello

Come fare il parrozzo abruzzese: la ricetta originale, una ricetta last minute e alcuni consigli per preparare lo squisito dolce d’Abruzzo alle mandorle.

Il Natale si avvicina e, tra i tanti dolci tipici abruzzesi, il parrozzo è sicuramente uno dei più preparati. Ma come fare il parrozzo abruzzese? Lo vediamo insieme in questo post.

Il parrozzo è una ricetta che volevo proporvi da tanto, ma solo ora ho trovato modo e tempo. Questo anche grazie a Vallé e il programma Vallé Gourmaker di cui faccio parte che ha chiesto a ciascun gorumaker una ricetta di Natale per un calendario d’Avvento virtuale.

Ma andiamo con ordine.

Cos’è il parrozzo dolce abruzzese?

Il parrozzo è un dolce tipico abruzzese natalizio fatto, da ricetta base, con uova, semolino, zucchero, mandorle tritate, scorza di arancia o limone e ricoperto di cioccolato fondente.

Se vogliamo scoprire la storia del parrozzo, dobbiamo risalire ai primi anni del 1900, più precisamente al 1920 quando, il pasticcere pescarese Luigi D’Amico ebbe l’intuizione di creare un dolce che ricordasse un pane rustico, detto pane rozzo. Questo pane aveva la forma di una pagnotta semisferica e venire preparata con il granoturco (dal tipico colore giallo) dai contadini.

Aggiungendo le uova all’impasto per dare il colore giallo del pane rozzo, e il cioccolato per ricordare la crosta del pane cotto nel forno a legna, diede vita quindi a questo dolce che ancora oggi è vanto d’Abruzzo.

Luigi D’Amico concesse il primo assaggio al poeta Gabriele D’Annunzio che, estasiato dalla sua bontà, gli diede il nome di “Parrozzo”, proprio a ricordare l’ispirazione da cui era nato.

Il parrozzo è nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani.

In realtà in Abruzzo abbiamo diversi dolci che ricordano il Parrozzo, ognuno con una localizzazione precisa. Sto parlando del Pan dell’Orso e del Panducale.

Differenza tra parrozzo e Pan dell’Orso

Se il parrozzo è nato a Pescara, il Pan dell’Orso ha origine a Scanno, paesino famoso per il suo lago, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, creato dalle mani del pasticcere di Gino Di Masso.

Il nome, anche in questo caso, è attribuibile al poeta Marco Notarmuzi che iniziò a chiamarlo così. Ma perché?

La storia narra che tanti anni fa, i pastori erano pronti a partire da Scanno per condurre le greggi al pascolo in luoghi più caldi. Per affrontare il lungo viaggio ogni pastore riempì la propria bisaccia di panelli, un pane dolce a base di mandorle e miele. Nella notte un grosso orso fece irruzione nel campo occupato dai pastori e, la leggenda narra, che divorò solo i panelli. Da allora quel dolce delizioso, venne chiamato Pan Dell’Orso.

La differenza tra parrozzo e pan dell’Orso sta, sostanzialmente, nell’impasto. Il primo utilizza semolino e mandorle tritate, l’altro mandorle e miele. I sapori sono molto simili.

Il Pan Ducale

Il Pan Ducale, invece, nasce ad Atri e risale al medioevo, veniva preparato già a partire dal 1352 dagli stessi atriani ed è con l’arrivo degli Acquaviva nel 1352 che iniziò ad acquisire grande importanza. Gli ingredienti sono basilari, e molto simili a quelli del parrozzo: uova, farina, mandorle e cioccolato.

Dopo questa lezione storico/culturale, torniamo all’argomento di questo post: come fare il parrozzo abruzzese?

Vi lascerò sia la ricetta originale (o almeno quella più tradizionale) che quella last minute, da fare se magari in casa non avete la farina di semolino.

Il parrozzo, vi assicuro, è buono in tutte le stagioni, nonostante il periodo natalizio sia quello in cui viene più preparato e sia quindi uno dei dolci di Natale. Alcuni ne preparano in grandi quantità e lo utilizzano come regalo di Natale. Un qualcosa di originale e fatto con le proprie mani.

Consigli per fare il parrozzo abruzzese

Oltre alle mandorle tritate come da ricetta, potete aggiungere 3 o 4 mandorle amare che enfatizzeranno il gusto.

Volendo potete aggiungere qualche goccia di essenza di mandorla o, come spesso faccio io, un po’ di amaretto Disaronno, che personalmente adoro.

Per fare questo dolce avrete bisogno di uno stampo per parrozzo o per zuccotto.

Per velocizzare la ricetta, acquista mandorle già spellate, altrimenti dovrai prima bollirle per qualche minuto per poi spellarle.

Se il parrozzo ti ha incuriosito, guarda anche altre ricette tipiche abruzzesi.

Sotto troverai la ricetta classica del parrozzo e quella veloce.

Parrozzo abruzzese, ricetta veloce
Parrozzo abruzzese, ricetta veloce
Parrozzo abruzzese ricetta originale
parrozzo abruzzese
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Parrozzo abruzzese (ricetta classica)

Uno dei dolci tipici natalizi abruzzesi, fatto con pochi ingredienti.
Preparazione15 mins
Cottura1 hr
Tempo totale1 hr 15 mins
Categoria: Dolci
Cucina: Abruzzese, Italiana
Porzioni: 8 persone
Autore: Mirco Di Marcello

Equipment

  • 1 stampo per parrozzo da 18 cm o 22 cm

Ingredienti

Base parrozzo

  • 6 uova
  • 150 gr zucchero
  • 150 gr semolino
  • 150 gr mandorle tritate
  • 5 o 6 mandorle amare o essenza di mandorla amara
  • 1 scorza di limone grattugiata
  • 2 cucchiaini amaretto Disaronno opzionale

Copertura

  • 200 gr cioccolato fondente
  • 20 gr Vallé Pasticceria o burro

Come si prepara

  • Se hai comprato mandorle già spellate, tritale con un mixer e mettile da parte. Se invece hai acquistato mandorle con la buccia, metti a bollire un pentolino con acqua. A bollore tuffaci le mandorle e lasciale a bollire per 5/6 minuti. Scolale e poi spellale. Lasciale asciugare del tutto e poi tritale al mixer.
    tritare le mandorle per il parrozzo
  • Separa gli albumi dai tuorli. Monta gli albumi a neve ben ferma.
    montare gli albumi per il parrozzo
  • Aggiungi ai tuorli lo zucchero e la scorza grattugiata del limone. Inizia a montare fino ad ottenere un composto chiaro.
  • Unisci al composto le mandorle tritate, l’essenza di mandorla o il liquore e, infine, il semolino. Amalgama per bene.
  • Incorpora ora gli albumi montati, poco alla volta, con movimento dal basso verso l’alto.
  • Inburra uno stampo per parrozzo e versaci dentro il contenuto. Inforna a 160°C per circa un’ora controllando di tanto in tanto.
  •  Sforna e lasciamo intiepidire dopodiché togli dallo stampo riponendolo su una grata.

Preparazione della glassa al cioccolato

  • Fai sciogliere il cioccolato fondente con Vallé Pasticceria a bagnomaria o nel microonde e versalo sul parrozzo. Con una spatola livella e copri tutta la superficie. Lascia raffreddare affinché il cioccolato rapprenda.
parrozzo abruzzese
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Parrozzo abruzzese (ricetta veloce)

Versione veloce del parrozzo abruzzese
Preparazione15 mins
Cottura1 hr
Tempo totale1 hr 15 mins
Categoria: Dolci
Cucina: Abruzzese, Italiana
Porzioni: 8 persone
Autore: Mirco Di Marcello

Equipment

  • 1 stampo per parrozzo da 18 cm o 22 cm

Ingredienti

Per la base

  • 5 uova
  • 100 gr mandorle tritate
  • 100 gr zucchero
  • 100 gr farina
  • 50 gr fecola di patate
  • 2 cucchiaini amaretto Disaronno o essenza di mandorla
  • 50 gr Vallé pasticceria o burro
  • 1 scorza grattugiata di limone o arancia

Per la glassata

  • 200 gr cioccolato fondente
  • 20 gr Vallé Pasticceria o burro

Come si prepara

  • Spella le mandorle dopo averle fatte bollire in un pentolino con acqua per 5/6 minuti. Falle asciugare poi frullale in un mixer. Se utilizzi quelle già spellate risparmierai tempo.
  • Separa tuorli da albumi. Monta i bianchi a neve ben ferma.
  • Monta i tuorli con zucchero e scorza grattugiata di limone fino ad ottenere un composto chiaro. Aggiungi Vallé Pasticceria (o il burro) fuso e fatto intiepidire, le mandorle tritate, l’essenza di mandorla o il liquore e, infine, il semolino. Amalgama bene.
  • Incorpora gli albumi montati, poco alla volta, con movimento dal basso verso l’alto.
  • Imburra uno stampo per parrozzo e versa all'interno il contenuto. Inforna a 160°C per circa un’ora controllando di tanto in tanto. Sforna e lascia intiepidire dopodiché toglilo dallo stampo riponendolo su una grata.
  • Fai sciogliere il cioccolato fondente con Vallé Pasticceria (o burro) a bagnomaria o nel microonde e versalo sul parrozzo. Aiutati con una spatola per coprire bene tutta la superficie. Lascia raffreddare affinché il cioccolato rapprenda.
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srippelletti abruzzesi
Antipasti

Scrippelletti abruzzesi

di Mirco Di Marcello 31 Ottobre 2022
scritto da Mirco Di Marcello

Gli scrippelletti abruzzesi sono delle semplicissime frittelle pronte in pochissimi minuti utilizzando solo quattro ingredienti.

Ideali come spuntino dell’ultimo minuto o come cena last minute, accompagnate da salumi, gli scrippelletti abruzzesi ti conquisteranno per la loro facilità di preparazione.

La ricetta degli scrippelletti volevo postarla da anni, perché è una di quelle ricette che mi ricorda la mia nonna. Nella sua cucina, quando ero piccolo, mi trovavo spesso a mangiare gli scrippelletti, che preparava in pochissimi minuti per cena.

Erano tantissimi anni che non li mangiavo più (dopo la morte di mia nonna me li preparava mamma, ma da quando sono sposato… non li ho più mangiati!) e la scusa di questo post mi ha permesso finalmente di farli e mangiarli di nuovo.

Scrippelletti, scrippellette, rivotiche e frittelle ‘mazzafame: e le varianti sul nome

Gli scrippelletti spesso vengono scambiati (a mio parere erroneamente) con le “frittelle ‘mazzafame” abruzzesi. In realtà, almeno nella zona d’Abruzzo dove sono io, le frittelle ‘mazzafame (parola dialettale che significa “ammazza fame”) sono tutt’altra cosa: per capirci sono le frittelle che vendono al forno e che molti ragazzi portano come merenda a scuola, o le frittelle che si vendono alle feste di paese. Più precisamente, le pizzonte abruzzesi.

Gli scrippelletti abruzzesi, che qualcuno chiama anche “scrippellette“, sono simili alle “le rivotiche” (parola che significa “rigirare”, visto che durante la frittura vengono girate) che però sono senza uova. Sono un’altro tipo di frittelle che si possono realizzare sia salate che dolci.

Diciture a parte, gli scrippelletti possono risolverti la serata se rientri a casa tardi e non hai nulla di pronto. La velocità di preparazione è data dai pochi ingredienti utilizzati (uova, farina, acqua e sale) e dal fatto che sono senza lievito e senza bicarbonato, quindi sono senza lievitazione!

Dovrai solo preparare in 5 minuti la pastella e friggerla! Niente di più facile!

Mia nonna, quando voleva esagerare, aggiungeva anche del parmigiano grattugiato.

Sono una sorta di crêpes fritte, ma più consistenti. Suggerisco di non formare grumi mentre impasti, eventualmente puoi usare una frusta o una forchetta per schiacciarli. Vista l’origine umile e veloce della ricetta, non curarti troppo della forma: potrai farle grandi o piccole, più o meno gonfie.

Con una pastella più liquida, otterrai degli scrippelletti più bassi, con pastella densa, scrippelletti più gonfi.

Frittura degli scrippelletti e consigli

Per la frittura è consigliabile olio extravergine di oliva, ma se hai quello di semi non ci sono problemi.

Ci sono vari metodi per friggere gli scrippelletti abruzzesi: c’è chi mette poco olio in padella, facendo quindi una frittura “a contatto”, e c’è chi preferisce friggerle nel metodo classico, “ad immersione”, calando quindi la pastella in abbondante olio. Scegli tu. Io preferisco il secondo metodo.

Come spesso avviene per la pastella fritta, è consigliabile farla riposare 10/15 minuti in frigo e poi, una volta tolta dal frigo, friggere. Il risultato sarà migliore per lo shock freddo/caldo.

Per l’impasto potrai usare sia acqua frizzante che acqua naturale. Se vuoi evitare il passaggio in frigo, usa acqua fredda.

Rimanendo in tema di scrippelle, un’altra ricetta tipica abruzzese che ti consiglio sono le scrippelle ‘mbusse, le scrippelle in brodo tipiche delle feste natalizie (e non solo!) o le pizzonte di cui ti ho parlato prima (sopra trovi il link).

La mia terra, l’Abruzzo, è ricca di ricette squisite e di luoghi tutti da visitare. Se stai pensando di visitarlo, ti suggerisco il sito della mia amica Donatella, vero punto di riferimento per chi vuole scoprire questa terra: MammaDoveMiPorti (Abruzzo e dintorni).

scrippellette abruzzesi
frittelle mazzafame abruzzesi
srippelletti abruzzesi
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Scrippelletti abruzzesi

Una ricetta velocissima con pochi ingredienti, un vero salvacena!
Preparazione5 mins
Cottura10 mins
Tempo totale15 mins
Categoria: Antipasti
Cucina: Abruzzese, Italiana
Porzioni: 4 persone
Autore: Mirco Di Marcello

Ingredienti

  • 2 uova
  • 300 gr farina
  • ½ litro acqua frizzante o naturale
  • q.b. sale

Come si prepara

  • Ti consiglio innanzitutto di leggere tutto il post per i consigli su acqua, frittura e su come ottenere scrippelletti più o meno gonfi.
  • In una ciotola rompere le uova e iniziare a sbatterle con una forchetta o una frusta. Aggiungi la farina, l'acqua poco alla volta e, infine, il sale. Attenzione a non formare grumi. Puoi usare la forchetta per schiacciarli qualora dovessero formarsi.
  • In una padella scalda l'olio di oliva (la quantità dipende se vuoi fare una cottura a contatto o a immersione). Quando sarà bel caldo, con un mestolo fai scendere nell'olio la pastella formando delle frittelline e cuocile da entrambi i lati senza farle colorare troppo.
  • Riponi su un piano con carta assorbente, aggiusta se vuoi con del sale e servi ben caldi.
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torta in padella con noci e crema al pistacchio
Dolci

Torta in padella con noci e crema al pistacchio

di Mirco Di Marcello 24 Ottobre 2022
scritto da Mirco Di Marcello

La torta in padella con noci e crema al pistacchio è una torta al cioccolato velocissima da preparare grazie alla chefbox di San Martino. L’ho provata per voi e vi racconto come prepararla al meglio.

L’occasione per preparare questa squisita torta in padella con noci e crema al pistacchio mi è stata offerta da Vellé, visto che ormai da più di un anno sono un Vallé Gourmaker.

Vallé ha infatti avviato una nuova collaborazione con San Martino e ci ha permesso di ricevere in omaggio la fantastica box della torta in padella.

Un cofanetto elegante e colorato che racchiude tutto ciò che ti occorre per preparare un dolce di successo: Torta in Padella al Cioccolato S.Martino, Vallé Pasticceria e la Padella “Positano” Ballarini con coperchio.

La sai la novità? Da oggi non ti serve più il forno per preparare la torta, noi l’abbiamo messa in padella! 

La box è acquistabile comodamente sul sito San Martino, selezionando la torta in padella box. Vi dico solo una cosa: solo la splendida padella di Ballarini ha un costo di oltre 70€! La padella Positano è una pentola antiaderente adatta alla cottura ad induzione, ma anche a qualsiasi altra tipologia di cottura: gas, elettrica, radiante, alogena e in vetroceramica.

Bene, come vi dicevo, noi Gourmaker abbiamo avuto il privilegio di ricevere (QUI puoi vedere l’umboxing su Instagram) e provare la torta in padella, personalizzandola a piacere nostro.

Nel mio caso volevo utilizzare la crema spalmabile al pistacchio, che adoro quanto la Nutella! Per poter guarnire la torta in padella, però, avevo bisogno di un composto più gonfio e cremoso.

Ho preparato quindi una crema al pistacchio, aiutandomi con della panna e un foglio di gelatina alimentare.

La ricetta è veramente semplice e, grazie alla box San Martino, non dovrete far altro che aggiungere Vallé Pasticceria e 2 uova. Piccola variante, inserita da me, delle noci tritate.

Il risultato è stato golosissimo, persino mia moglie che non adora dolci cioccolatosi e con creme, ne ha fatto fuori diverse fette! Una conquista!

Consigli per la torta in padella

Ti lascio qualche consiglio visto che ho già provato questa torta.

Innanzitutto l’altezza: non preoccuparti se non sarà alta, la torta in padella è proprio così. Se vuoi un risultato più scenico, ti consiglio di accoppiare due torte in padella.

Nella box San Martino sono indicati questi tempi: 18 minuti di cottura in padella e 5 minuti di riposo.

Naturalmente sono tempi indicativi, perché molto dipende dal fornello e dalla fiamma. Io, ad esempio, ho utilizzato un fornello a gas classico, scegliendo il fornello medio (non il più piccolo). Così facendo ho cotto per 16 minuti a fiamma bassa e poi 5 minuti di riposo.

Quando farai la torta in padella, controlla bene questi tempi. Potresti regolarti di conseguenza per non bruciare il fondo.

Torta in padella S.Martino con Vallé pasticceria
torta cioccolato e crema al pistacchio
torta cioccolato e crema al pistacchio
torta in padella con noci e crema al pistacchio
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Torta in padella con noci e crema al pistacchio

Torta golosissima e velocissima da preparare con la box San Martino e Vallé pasticceria
Preparazione5 mins
Cottura18 mins
Riposo5 mins
Tempo totale28 mins
Categoria: Dolci
Cucina: Italiana
Porzioni: 4 persone
Autore: Mirco Di Marcello

Equipment

  • 1 padella diametro 24 con coperchio io la "Positano" di Ballarini, omaggio di S.Martino e Vallé

Ingredienti

Per la base

  • 1 box Torta in padella S. Martino
  • 70 gr Vallé Pasticceria
  • 2 uova
  • 50 gr noci tritate

Per la farcitura

  • 1 foglio gelatina alimentare
  • 250 gr panna per dolci
  • 80 gr crema spalmabile al pistacchio

Per la guarnizione

  • q.b. granella di pistacchi

Come si prepara

Preparazione della base

  • Sciogli Vallé Pasticceria nella padella.
  • Quando sarà liquido, togli la padella dal fuoco e aggiungi il contenuto della box S.Martino. Aggiungi poi le due uova e le noci, precedentemente tritate. Mescola bene con una frusta.
  • Rimetti sul fuoco, copri con il coperchio e lascia cuocere a fiamma bassa per 18 minuti (leggi i consigli nell'articolo).
  • Spegni la fiamma e lascia riposare senza alzare il coperchio per 5 minuti. La base è pronta.

Preparazione della crema al pistacchio

  • Immergi un foglio di gelatina in una ciotola di acqua fredda per 10 minuti.
  • Nel frattempo sul fornello metti un pentolino con 50 ml di panna e inizia a scaldarla. Prendi la gelatina, strizzala bene e aggiungila alla panna calda. Mescola affinché si sciolga.
  • In una ciotola semi monta i rimanenti 200ml di panna. Aggiungi la crema spalmabile di pistacchio e la panna con gelatina tiepida. Finisci di montare con le fruste. Riponi la crema ottenuta in frigo per 10 minuti.

Decorazione

  • Togli la base della torta dalla padella e disponila su un piatto per la decorazione.
  • Distribuisci la crema al pistacchio su tutto il disco e decora con la granella di pistacchio.
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integratori naturali per umani
Gusto e T'illustro

Integratori naturali per umani Reico

di Mirco Di Marcello 20 Ottobre 2022
scritto da Mirco Di Marcello

Gli integratori naturali per umani Reico sono integratori alimentari utili a riequilibrare il nostro organismo. Scopriamoli insieme.

La salute è uno dei beni più preziosi. Proprio per questo Reico Vital-Systeme ha l’obiettivo di ripristinare l’equilibrio minerale dell’organismo umano e di creare così le migliori condizioni di vita possibili. Da questo presupposto nascono gli integratori naturali per umani.

Conosciuta soprattutto per le crocchette naturali per cani e gatti, Reico vanta la produzione di ottimi integratori per umani e per animali, oltre che prodotti per la cura e la bellezza.

Per la loro formulazione, Reico si è avvalsa delle conoscenze derivanti da 50 anni di sviluppo e di esperienza pratica sui principi del ciclo naturale di minerali e oligoelementi e ha sviluppato degli straordinari integratori alimentari.

I prodotti Reico (ad eccezione della pappa reale) sono adatti per i vegani, sono privi di coloranti, conservanti, glutine, latte ed esaltatori di sapidità.

Sono semplici da dosare e contengono, a seconda del prodotto, diversi micronutrienti che possono stimolare processi metabolici dell’organismo.

Perché scegliere gli integratori naturali per umani Reico?

integratori naturali micronizzati
integratori naturali micronizzati

Essendo ottenuti da ingredienti organici micronizzati (ovvero macinati in particelle finissime) agevolano l’assimilazione e la metabolizzazione dei minerali da parte delle cellule dell’organismo.

Capirai quindi che si ha una immediata assunzione e nessun alimento va disperso.

Perché integrare?

integratori naturali per esseri umani

Lo stress e la vita di tutti i giorni, ciò che mangiamo, respiriamo, portano, per forza di cose, ad uno squilibrio.

Capelli, pelle, dolori vari, difese immunitarie, sono tutti temi che comprendono molte problematiche.

Al giorno d’oggi siamo esposti a molti influssi ambientali. Sono cose che leggiamo continuamente su stampa o vediamo in TV: il buco dell’ozono, fertilizzazione eccessiva e molto altro. E purtroppo siamo noi a farne le spese.

Vitamine, nutrienti ed enzimi nel nostro cibo stanno diminuendo sempre più! Il nostro corpo è pieno di acidi che saccheggiano le riserve naturali del nostro organismo: ossa, capelli, pelle, denti, articolazioni.

Tutto questo si traduce in un indebolimento del sistema immunitario, in una limitazione della vitalità, malesseri e compromissione della forma fisica. In altre parole: diminuzione della qualità della vita.

Reico da anni lavora per contrastare tutto questo, facendo in modo che il nostro corpo si attivi e guarisca laddove si presentano carenze.

Con gli integratori naturali per umani Reico riusciremo a rifornire le riserve minerali in equilibrio.

La cosa speciale è che Reico utilizza minerali attivatore e regolatori che sono in una relazione naturale tra loro.

Semplice, direte: basta andare in farmacia e fare il pieno di minerali come magnesio, calcio, ferro etc.

In realtà non è affatto così semplice.

La legge del minimo di Justus von Liebig

legge del minimo di Liebig
legge del minimo di Liebig

La legge di Liebig dice che la capacità di un liquido in un barile può crescere solo fino al punto di massima altezza della doga più corta.

Allo stesso modo, un organismo può evolversi solo nella misura in cui la risorsa più scarsa lo consentirà.

Nella figura vediamo quanto sia necessario stabilire l’equilibrio. Il metabolismo nel corpo è bloccato se manga anche solo uno dei minerali.

Tuttavia, se tutti i minerali e tutti gli oligoelementi sono in equilibrio, il nostro corpo ha tutte le possibilità d avviare processi di rigenerazione, con sostanze naturali dal punto di vista organico, che possano essere subito utilizzate dal corpo, senza passare per vie traverse.

Cosa significa questo? Che grazie ad un processo unico, tutti i prodotti contengono un’integrazione eccellente: minerali in equilibrio, in modo che tutti gli esseri viventi come piante, animali ed esseri umani ottengano ciò di cui hanno bisogno per una vita sana e un’elevata qualità della vita.

  • Vitalità elevata e dinamismo
  • aspetto radioso e benessere
  • resistenza e rigenerazione veloce
  • gestione dello stress e stile di vita sano
  • fitness e mobilità

Questi sono gli ingredienti necessari per la cura del nostro corpo. Reico può aiutarti in tutto questo, grazie agli integratori naturali per umani. Vediamoli insieme.

Integratori naturali per esseri umani

Almin

Almin, integratore alimentare Reico Vital-Systeme

Tutte le cellule affamate vengono alimentate con minerali. L‘esclusivo processo di micronizzazione garantisce un rapido assorbimento e un’azione rapida.

 Almin è un prodotto puramente naturale, a base di alghe essiccate che vengono macinate in un complesso processo speciale e possono quindi essere assorbite in modo ottimale dall’organismo. 

 Le alghe particolarmente preziose in Almin forniscono al nostro corpo importanti micronutrienti e sono di particolare importanza per i processi metabolici. 

Regasaft

Integratori naturali per umani

Questo succo fornisce all’organismo sostanze vitali ed enzimi. E per rimanere vitali e in salute, è importante mantenere stabili le riserve degli enzimi.

Il succo Rega-Saft, come il Levi-Saft, è stato sviluppato per sostenere i processi biologici di regolazione dell’organismo. Rega-Saft contribuisce a un metabolismo energetico sano e sostiene la normale funzione immunitaria. In questo modo, può prevenire anche l’affaticamento e la spossatezza.

Per la produzione di Rega-Saft, è stato sviluppato lo straordinario e sofisticato processo di fermentazione a cascata. A completa maturazione, pregiata frutta, noci e verdure provenienti da coltivazione biologica, vengono scomposte in piccole molecole in diverse fasi ed infine fermentate in un concentrato liquido. Questo concentrato contiene il meglio di tutti gli ingredienti, può essere assorbito in modo ottimale dalle cellule dell’organismo e donare ad esso nuova energia.

Rega-Saft contiene aminoacidi, oligopeptidi, sostanze fitochimiche secondarie, acido lattico destrogiro e componenti della parete cellulare dei fermenti lattici. È privo di coloranti, conservanti, glutine, latte ed esaltatori di sapidità. Rega-Saft è adatto ai vegetariani.

Cellmin

I tre elementi essenziali per la vita sono: 

 Ossigeno • Acqua • Minerali 

 Tutti i minerali e gli oligoelementi sono coordinati in modo che i minerali attivanti e regolatori siano in equilibrio. Ecco perché parliamo di equilibrio minerale. 

 In Cellmin, due dei tre elementi fondamentali sono combinati (minerali e ossigeno). L’ossigeno è ottenuto grazie all’acido alginico modificato e quindi trasferito nelle cellule del corpo. 

 Siamo riusciti ad estrarre e stabilizzare il materiale di base dalla pianta (alghe che respirano anidride carbonica ed espirano ossigeno). 

 Questo materiale di base a base vegetale fornisce il tuo corpo così come le cellule cerebrali con più ossigeno. Sei più efficiente al lavoro, nello sport e nel tempo libero. Cellmin aumenta naturalmente l’assorbimento di ossigeno nei muscoli e nelle cellule del corpo. Cellmin supporta la resistenza e la velocità nelle attività sportive. 

 Cellmin è ideale per tutti coloro che imparano molto, stanno per sostenere un esame o per i manager che sono costantemente sotto stress.

Mentamin

Ci sono momenti nella vita che sembrano una sorta di ora di punta senza fine. Siamo oppressi dallo stress, dall’ansia di prestazione, sia nella sfera professionale sia in quella privata, e ci priviamo del tempo di cui abbiamo tassativamente bisogno per rigenerarci. Quando poi mancano anche le pause di riposo e le sostanze nutritive, il corpo ricorre alle riserve di energia, perdendo di conseguenza il proprio equilibrio. A lungo andare, questo non fa bene né al corpo né alla mente. A tutti noi sono ben note le conseguenze negative di questo eccessivo sfruttamento: nervosismo, disagio interiore, tensione, difficoltà di concentrazione, affaticamento, esaurimento.

Volete fare inversione di marcia e ripristinare le vostre riserve energetiche? Sentirvi di nuovo più in forza mentalmente? Ritrovare il vostro equilibrio minerale e psichico? Allora concedete al vostro corpo delle pause, seguite una dieta varia ed equilibrata ed aiutate il vostro organismo a rigenerarsi con il nostro Mentamin. Una capsula contiene tutto ciò di cui l’organismo ha bisogno per rafforzarsi dall’interno per far fronte alle sfide quotidiane: i minerali più importanti per l’organismo, ossigeno attivizzante e i fitocostituenti ricavati dalle erbe tanto importanti per la nostra forza mentale. Mentamin è un prodotto naturale puro, senza additivi e senza zuccheri.

Non solo nei periodi di stress, ma anche dopo malattie o in caso di disturbi cronici, Mentamin può fornire un valido supporto al vostro organismo. Anche e soprattutto nei bui mesi invernali esso è in grado di portare, metaforicamente parlando, il sole nella vostra vita. Provatelo e potrete finalmente dire: “Addio depressione invernale! Addio sintomi dello stress!”

Levi-Saft

 Il succo Levi-Saft è stato sviluppato per sostenere l’organismo nelle sue funzioni regolatrici.

Contribuisce a un metabolismo sano e sostiene la normale funzione immunitaria. Il suo particolare metodo di produzione e il tarassaco in esso contenuto stimolano l’organismo all’evacuazione. La sua assunzione sostiene, ad esempio, il fegato nella sua normale funzione di espulsione delle tossine.

Per produrre Levi-Saft, abbiamo sviluppato lo straordinario e sofisticato processo di fermentazione a cascata. A metà maturazione, la frutta, le noci e le verdure, vengono scomposte e frantumate in diverse fasi in piccole molecole e infine fermentate in un concentrato liquido. Questo concentrato contiene il meglio di tutti gli ingredienti, può essere assorbito in modo ottimale dalle cellule dell’organismo e donare ad esso nuova energia.

Levi-Saft contiene aminoacidi, oligopeptidi, sostanze fitochimiche secondarie, acido lattico destrogiro e componenti della parete cellulare dei fermenti lattici. È privo di coloranti, conservanti, glutine, latte ed esaltatori di sapidità. Levi-Saft è adatto ai vegani.

Gelee Royal (pappa reale)

Una sola ape, l’ape regina, può nutrirsi per tutta la vita del più pregiato prodotto delle api, la pappa reale. Tutte le altre ricevono solo nei primi giorni di vita un piccolo assaggio di questo nutrimento altamente energetico, ricco di proteine e di minerali. L’azione fortificante della pappa reale sull’organismo dell’ape regina è straordinaria. Grazie a questo speciale nutrimento, essa cresce di più e vive più a lungo delle api operaie ed è in grado di svolgere il proprio compito: deporre fino a 2000 uova al giorno per garantire la continuazione della specie.

Non c’è pertanto da stupirsi che la pappa reale sia raccomandata in campo dietetico e cosmetico. Noi abbiamo racchiuso per voi in una capsula questa pappa reale con tutta la sua energia affinché possiate beneficiare quotidianamente delle sue straordinarie proprietà. La nostra pappa reale è naturalmente pura, assolutamente priva di pesticidi e antibiotici e lavorata in modo da preservarne le caratteristiche e proprietà naturali (liofilizzata).

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spezzatino di vitello marinato alla birra
Secondi piatti

Spezzatino di vitello marinato alla birra

di Mirco Di Marcello 5 Ottobre 2022
scritto da Mirco Di Marcello

Lo spezzatino di vitello marinato alla birra è un secondo piatto semplice e gustosissimo, che vi farà gustare dell’ottima carne morbida e succosa.

Qualche giorno fa, il mio amico Vincenzo, proprietario del birrificio Baronìa 1234, mi ha chiamato per dirmi che ha messo sul mercato una nuova birra. Dalle anticipazioni che mi aveva dato, ho subito pensato di prepararci lo spezzatino di vitello marinato alla birra.

Era una ricetta che volevo provato da tempo, e la nuova birra, la Terravecchia, mi ha dato modo di provarla.

Terravecchia è una birra d’ispirazione belga, con grano senatore cappelli. Ambrata intensa, presenta al naso esteri fruttati e fenoli speziati con una nota importante di malto e di grano.

Lo spezzatino alla birra è davvero semplice da preparare. Per un risultato migliore, ti consiglio di marinare la carne per qualche ora: questo farà il modo che la carne sia più morbida.

Nella marinatura puoi aggiungere anche un rametto di rosmarino, pepe e uno spicchio d’aglio.

Ci sono vari metodi di preparazione dello spezzatino di vitello alla birra: alcuni lo fanno marinato, altri utilizzano la birra solo per sfumare. Qualcuno passa i bocconcini di vitello nella farina, altri preferiscono lasciarli al naturale.

Quella che vi riporto è la ricetta che ho fatto io, sempre semplificata ai minimi termini, per mariti nel panico!

Io avevo dei peperoni freschi di orto e delle olive taggiasche, ho voluto quindi unirli alla ricetta, sia per dare un tocco di colore, sia per dare sapore. Se non ami i peperoni, puoi usare le patate. Il bello è che puoi cuocere tutto insieme, la birra donerà al tutto un sapore unico.

Se non conosci quali sono i migliori tagli per lo spezzatino, affidati al tuo macellaio di fiducia: chiedigli un buon taglio morbido per lo spezzatino.

Un’ultima indicazione: la cottura è un po’ lunga, circa 40 minuti. Se quindi vuoi preparare questa ricetta, assicurati di avere tempo a disposizione.

Qualche anno fa avevo preparato il pollo marinato in birra e spezie, una ricetta che ti consiglio di provare perché davvero ottima.

spezzatino di vitello alla birra
Spezzatino alla birra
Spezzatino alla birra

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Spezzatino di vitello marinato alla birra

Una ricetta semplice per servire una carne di vitello marinata morbida e gustosa.
Preparazione10 mins
Cottura40 mins
Marinatura1 hr
Tempo totale1 hr 50 mins
Categoria: Secondi Piatti
Cucina: Italiana
Keyword: birra
Porzioni: 1 porzione
Autore: Mirco Di Marcello

Ingredienti

  • 250 grammi spezzatino di vitello
  • 33 cl birra "Torrevecchia" Baronìa 1234
  • 1 peperone
  • 1 cucchiaio olive taggiasche
  • 1 rametto rosmarino
  • 2 spicchi aglio
  • q.b. sale e pepe

Come si prepara

  • In una ciotola non troppo ampia mettiamo i bocconcini di vitello. Aggiungiamo uno spicchio d'aglio schiacciato, del pepe tritato e un rametto di rosmarino. Mescoliamo, poi aggiungiamo la birra. Copriamo con la pellicola e riponiamo in frigo per almeno un'ora. Di tanto in tanto possiamo mescolare la carne.
    marinatura vitello nella birra
  • Nel frattempo tagliamo il peperone a listarelle.
  • In una padella mettiamo due giri d'olio, uno spicchio d'aglio schiacciato e lasciamo imbiondire. Togliamo il vitello dalla marinatura ma lasciando il liquido da parte e mettiamolo in padella. Lasciamolo rosolare su tutti i lati girandolo di frequente.
    vitello marinato alla birra 01
  • Aggiungiamo ora le listarelle di peperone e le olive taggiasche.
    vitello marinato alla birra 02
  • Aggiungiamo il liquido di marinatura, in piccole dosi, per sfumare. Copriamo con un coperchio e lasciamo andare a fiamma bassa per circa 40 minuti. Di tanto in tanto, quando il liquido asciugherà, aggiungiamo un po' di marinatura o, se finita, birra.
    spezzatino di vitello alla birra
  • Prima di finire la cottura, salare e pepare a piacere e purare in tavola.
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Pasta con prosciutto croccante, pesto e granella di pistacchi
Primi piatti

Pasta con prosciutto croccante, pesto e pistacchi

di Mirco Di Marcello 24 Agosto 2022
scritto da Mirco Di Marcello

Primo piatto veloce e gustoso, la pasta con prosciutto croccante, pesto e granella di pistacchi mette d’accordo grandi e piccini a tavola.

La ricetta di oggi, pasta con prosciutto croccante pesto e granella di pistacchi, nasce, come spesso capita per le mie ricette, da “esigenze di magazzino”! Cosa vuole dire? Che mia figlia, come me del resto, adora la carbonara. Non sempre però posso accontentarla, e non sempre ho del guanciale o della pancetta in frigo.

Ecco che il buon prosciutto crudo viene in aiuto! Come più volte ho fatto e pubblicato sul blog (guarda ad esempio la carbonara con prosciutto crudo e zucchine o i paccheri ripieni di prosciutto croccante e melone), rendendo il prosciutto crudo croccante in padella, si può avere un effetto carbonara e aggiungere ingredienti che arricchiscano il gusto del piatto.

Così ho fatto qualche giorno fa. Per far mangiare mia figlia ho scelto quindi il croccante del prosciutto crudo e aggiunto i famosi ingredienti per insaporire meglio.

Nel mio caso questi ingredienti sono: pesto di basilico e granella di pistacchi. Erano ingredienti che avevo in casa, quindi zero fatica.

Pesto fresco o in barattolo?

Il pesto, se puoi, ti consiglio sempre di prepararlo fresco e non fidarti dei barattoli già pronti. Naturalmente se vai di fretta, sicuramente questi possono esserti d’aiuto!

Io ho usato un normale pesto di basilico, qualche cucchiaio, giusto per insaporire. Se poi vuoi invece un sapore più marcato, puoi abbondare (ma senza esagerare: il pesto è in grado di coprire tutti gli altri sapori!).

Se vuoi ricette di pesto classici e meno classici, qui nel sito ne trovi diverse.

La granella di pistacchi è la nota croccante che si unisce al prosciutto, oltre che a conferire sapore.

Puoi ultimare con una spolverata di pecorino romano (che utilizzerai anche con il pesto se lo prepari in casa).

Per la scelta della pasta vai a gusto: corta o lunga il risultato non cambia. Io sono andato su un classico: lo “Spaghettoro” Verrigni.

Ora sei pronto a preparare la pasta con prosciutto crudo croccante.

Spaghettoro Verrigni con prosciutto croccante, pesto e granella di pistacchi
Spaghettoro Verrigni con prosciutto croccante, pesto e granella di pistacchi
Pasta con prosciutto croccante, pesto e granella di pistacchi
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Pasta con prosciutto croccante, pesto e granella di pistacchi

Primo piatto saporito e profumato, da preparare in pochi minuti.
Preparazione5 mins
Cottura15 mins
Tempo totale20 mins
Categoria: Primi piatti
Cucina: Italiana
Porzioni: 4 persone
Autore: Mirco Di Marcello

Ingredienti

  • 320 g pasta io "Spaghetto" Verrigni
  • 4 fette prosciutto crudo
  • 4 cucchiai pesto se voi farlo da solo leggi il post
  • q.b. granella di pistacchi
  • 1 noce burro io "Vallé Naturalmente"
  • q.b. sale
  • 2 cucchiai olio extravergine di oliva

Come si prepara

  • Metti a bollire l'acqua per lessare la pasta salandola a piacere
  • Nel frattempo taglia il prosciutto a listarelle, mettilolo in una padella antiaderente con due cucchiai d'olio e lascia andare, girandolo spesso, fin quando non sarà croccante. Toglilo dalla padella e mettilo a scolare su un piatto con carta assorbente.
  • Nella stessa padella, lasciando l'olio rimasto dal prosciutto, metti una noce di burro e i pistacchi con metà quantità di pesto, accendi il fornello e lascia che il burro si sciolga.
  • Scola la pasta al dente e mettila nella padella con burro e pistacchio. Aggiungi anche la parte restante di pesto e un mestolo d'acqua di cottura. Ora metti in padella anche una parte del prosciutto croccante e fai insaporire.
  • Metti nel piatto e guarnisci con il restante prosciutto croccante. Se gradito, spolvera con pecorino romano.
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pannocchie di granoturco al burro
Antipasti

Pannocchie di granoturco al burro

di Mirco Di Marcello 22 Agosto 2022
scritto da Mirco Di Marcello

Le pannocchie di granoturco al burro fatte in padella sono un antipasto o contorno semplice da preparare, che non richiede l’uso del barbecue.

Preparando la ricetta delle pannocchie di granoturco al burro sono tornato bambino. Già, perché proprio da piccolo ricordo che d’estate, in concomitanza delle giornate in cui a casa si facevano le conserve di pomodoro, la sera si facevano grandi tavolate con i parenti e si mangiavano le pannocchie di granoturco.

Molto spesso mio padre le preparava arrostendole sul fuoco, altre volte le pannocchie venivano lessate in enormi pentoloni (in dialetto “callare”) piene d’acqua.

Preparare questa ricetta, dicevo, è stato come rivivere quelle serate estive, in compagnia dei miei cari nonni. Questa opportunità non si sarebbe creata se non avessi accettato di diventare un Vallé Gourmaker! In che senso, direte voi?

Grazie alla collaborazione tra Vallé e Too Good Too Go (app di cui vi ho parlato qualche giorno fa qui sul blog), ho avuto l’opportunità di preparare una ricetta anti spreco che contenesse uno o più ingredienti di recupero da una box acquistata tramite l’app Too Good To Go e, naturalmente, uno dei prodotti Vallé.

Come vi ho detto, combattere lo spreco alimentare dovrebbe diventare una mission per ognuno di noi. Too Good To Go da anni fa la sua parte mettendo a disposizione degli utenti l’invenduto delle attività aderenti.

Solo in Italia Too Good To Go conta più di 6 milioni di utenti, 22.168 partner e 8 milioni pasti salvati.

Anche Vallé, grazie proprio alla collaborazione con l’app anti spreco, da maggio 2022 ha aderito alla campagna Etichetta Consapevole con lo slogan “Spesso Buono Oltre – Osserva, annusa e assaggia” che da settembre sarà sul packaging.

La ricetta anti spreco con Too Good To Go e Vallé

Ebbene, cosa ho fatto? Semplice: ho aperto l’app Too Good To Go (disponibile sia per iOS che Android), ho cercato un negozio nelle vicinanze che mettesse a disposizione una box e l’ho prenotata. Nel mio caso ho scelto un fruttivendolo da cui mi servo spesso (e che non sapevo aderisse all’iniziativa!).

Mi sono recato in negozio all’orario stabilito e ho ritirato ben due cassette colme di frutta e verdura da cui ho potuto salvare davvero molti ingredienti!

frutta e verdura "salvata" con l'app Too Good To Go
Frutta e verdura “salvata” con l’app Too Good To Go

La scelta per la ricetta anti spreco però è ricaduta su un ingrediente non convenzionale, proprio per cambiare un po’ genere: le pannocchie di granoturco!

Come dicevo prima, sono un mio bel ricordo di bambino e, quando le ho viste nella cassetta, ho pensato subito di proporre la ricetta delle pannocchie di granoturco al burro.

Ci sono tanti metodi per gustare le pannocchie di mais: al forno, alla griglia, sulla brace, lessate, in padella.

Le mie pannocchie al burro hanno una prima fase di lessatura e poi una seconda in padella, con il burro. Nulla di più semplice.

Come vedrai, ho usato il rosmarino per aromatizzare il burro, che nel mio caso è stato naturalmente Vallé + Burro.

Vallé + Burro con pannocchie di granoturco
pannocchie in padella
Pannocchie in padella con Vallé+Burro
Pannocchie di mais al burro
Pannocchie di mais al burro
pannocchie al burro

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pannocchie di granoturco al burro
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Pannocchie di granoturco al burro

Un antipasto o contorno per riscoprire vecchi sapori.
Preparazione10 mins
Cottura30 mins
Tempo totale40 mins
Categoria: Antipasti, Contorni
Cucina: Italiana
Porzioni: 4 persone
Autore: Mirco Di Marcello
Cost: Economico

Ingredienti

  • 4 pannocchie di granoturco
  • 2 cucchiai Vallè+Burro
  • q.b. sale grosso
  • q.b. sale fino e pepe
  • 2 rametti rosmarino
  • ½ cucchiaio bicarbonato

Come si prepara

  • Puliamo le pannocchie privandole delle foglie e dei filamenti.
  • Riempiamo una pentola capiente di acqua, bicarbonato e sale grosso, aggiungiamo le pannocchie e portiamo a bollore. Lasciamo lessare per circa 30/60 minuti, dipende dalla grandezza. Facciamo la prova con una forchetta per vedere quando il mais è morbido.
  • Spegniamo il fornello, togliamo con delle pinze da cucina le pannocchie e lasciamole scolare su un canovaccio. Dividiamo (ma possiamo anche lasciarle intere) le pannocchie in 2 o 3 parti.
  • In una padella mettiamo Vallé+Burro con i rametti di rosmarino, accendiamo il fornello e facciamo sciogliere. Aggiungiamo le pannocchie e, aiutandoci con un pennello, cospargiamole di burro. In mancanza del pennello, giriamo spesso le pannocchie in padella. Facciamo colorire, spegniamo il fornello, aggiustiamo di sale e pepe e portiamo in tavola.
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