Come fare il parrozzo abruzzese: la ricetta originale, una ricetta last minute e alcuni consigli per preparare lo squisito dolce d’Abruzzo alle mandorle.
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Il Natale si avvicina e, tra i tanti dolci tipici abruzzesi, il parrozzo è sicuramente uno dei più preparati. Ma come fare il parrozzo abruzzese? Lo vediamo insieme in questo post.
Il parrozzo è una ricetta che volevo proporvi da tanto, ma solo ora ho trovato modo e tempo. Questo anche grazie a Vallé e il programma Vallé Gourmaker di cui faccio parte che ha chiesto a ciascun gorumaker una ricetta di Natale per un calendario d’Avvento virtuale.
Ma andiamo con ordine.
Cos’è il parrozzo dolce abruzzese?
Il parrozzo è un dolce tipico abruzzese natalizio fatto, da ricetta base, con uova, semolino, zucchero, mandorle tritate, scorza di arancia o limone e ricoperto di cioccolato fondente.
Se vogliamo scoprire la storia del parrozzo, dobbiamo risalire ai primi anni del 1900, più precisamente al 1920 quando, il pasticcere pescarese Luigi D’Amico ebbe l’intuizione di creare un dolce che ricordasse un pane rustico, detto pane rozzo. Questo pane aveva la forma di una pagnotta semisferica e venire preparata con il granoturco (dal tipico colore giallo) dai contadini.
Aggiungendo le uova all’impasto per dare il colore giallo del pane rozzo, e il cioccolato per ricordare la crosta del pane cotto nel forno a legna, diede vita quindi a questo dolce che ancora oggi è vanto d’Abruzzo.
Luigi D’Amico concesse il primo assaggio al poeta Gabriele D’Annunzio che, estasiato dalla sua bontà, gli diede il nome di “Parrozzo”, proprio a ricordare l’ispirazione da cui era nato.
Il parrozzo è nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani.
In realtà in Abruzzo abbiamo diversi dolci che ricordano il Parrozzo, ognuno con una localizzazione precisa. Sto parlando del Pan dell’Orso e del Panducale.
Differenza tra parrozzo e Pan dell’Orso
Se il parrozzo è nato a Pescara, il Pan dell’Orso ha origine a Scanno, paesino famoso per il suo lago, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, creato dalle mani del pasticcere di Gino Di Masso.
Il nome, anche in questo caso, è attribuibile al poeta Marco Notarmuzi che iniziò a chiamarlo così. Ma perché?
La storia narra che tanti anni fa, i pastori erano pronti a partire da Scanno per condurre le greggi al pascolo in luoghi più caldi. Per affrontare il lungo viaggio ogni pastore riempì la propria bisaccia di panelli, un pane dolce a base di mandorle e miele. Nella notte un grosso orso fece irruzione nel campo occupato dai pastori e, la leggenda narra, che divorò solo i panelli. Da allora quel dolce delizioso, venne chiamato Pan Dell’Orso.
La differenza tra parrozzo e pan dell’Orso sta, sostanzialmente, nell’impasto. Il primo utilizza semolino e mandorle tritate, l’altro mandorle e miele. I sapori sono molto simili.
Il Pan Ducale
Il Pan Ducale, invece, nasce ad Atri e risale al medioevo, veniva preparato già a partire dal 1352 dagli stessi atriani ed è con l’arrivo degli Acquaviva nel 1352 che iniziò ad acquisire grande importanza. Gli ingredienti sono basilari, e molto simili a quelli del parrozzo: uova, farina, mandorle e cioccolato.
Dopo questa lezione storico/culturale, torniamo all’argomento di questo post: come fare il parrozzo abruzzese?
Vi lascerò sia la ricetta originale (o almeno quella più tradizionale) che quella last minute, da fare se magari in casa non avete la farina di semolino.
Il parrozzo, vi assicuro, è buono in tutte le stagioni, nonostante il periodo natalizio sia quello in cui viene più preparato e sia quindi uno dei dolci di Natale. Alcuni ne preparano in grandi quantità e lo utilizzano come regalo di Natale. Un qualcosa di originale e fatto con le proprie mani.
Consigli per fare il parrozzo abruzzese
Oltre alle mandorle tritate come da ricetta, potete aggiungere 3 o 4 mandorle amare che enfatizzeranno il gusto.
Volendo potete aggiungere qualche goccia di essenza di mandorla o, come spesso faccio io, un po’ di amaretto Disaronno, che personalmente adoro.
Per fare questo dolce avrete bisogno di uno stampo per parrozzo o per zuccotto.
Per velocizzare la ricetta, acquista mandorle già spellate, altrimenti dovrai prima bollirle per qualche minuto per poi spellarle.
Se il parrozzo ti ha incuriosito, guarda anche altre ricette tipiche abruzzesi.
Sotto troverai la ricetta classica del parrozzo e quella veloce.
Parrozzo abruzzese (ricetta classica)
Equipment
- 1 stampo per parrozzo da 18 cm o 22 cm
Ingredienti
Base parrozzo
- 6 uova
- 150 gr zucchero
- 150 gr semolino
- 150 gr mandorle tritate
- 5 o 6 mandorle amare o essenza di mandorla amara
- 1 scorza di limone grattugiata
- 2 cucchiaini amaretto Disaronno opzionale
Copertura
- 200 gr cioccolato fondente
- 20 gr Vallé Pasticceria o burro
Come si prepara
- Se hai comprato mandorle già spellate, tritale con un mixer e mettile da parte. Se invece hai acquistato mandorle con la buccia, metti a bollire un pentolino con acqua. A bollore tuffaci le mandorle e lasciale a bollire per 5/6 minuti. Scolale e poi spellale. Lasciale asciugare del tutto e poi tritale al mixer.
- Separa gli albumi dai tuorli. Monta gli albumi a neve ben ferma.
- Aggiungi ai tuorli lo zucchero e la scorza grattugiata del limone. Inizia a montare fino ad ottenere un composto chiaro.
- Unisci al composto le mandorle tritate, l’essenza di mandorla o il liquore e, infine, il semolino. Amalgama per bene.
- Incorpora ora gli albumi montati, poco alla volta, con movimento dal basso verso l’alto.
- Inburra uno stampo per parrozzo e versaci dentro il contenuto. Inforna a 160°C per circa un’ora controllando di tanto in tanto.
- Sforna e lasciamo intiepidire dopodiché togli dallo stampo riponendolo su una grata.
Preparazione della glassa al cioccolato
- Fai sciogliere il cioccolato fondente con Vallé Pasticceria a bagnomaria o nel microonde e versalo sul parrozzo. Con una spatola livella e copri tutta la superficie. Lascia raffreddare affinché il cioccolato rapprenda.
Parrozzo abruzzese (ricetta veloce)
Equipment
- 1 stampo per parrozzo da 18 cm o 22 cm
Ingredienti
Per la base
- 5 uova
- 100 gr mandorle tritate
- 100 gr zucchero
- 100 gr farina
- 50 gr fecola di patate
- 2 cucchiaini amaretto Disaronno o essenza di mandorla
- 50 gr Vallé pasticceria o burro
- 1 scorza grattugiata di limone o arancia
Per la glassata
- 200 gr cioccolato fondente
- 20 gr Vallé Pasticceria o burro
Come si prepara
- Spella le mandorle dopo averle fatte bollire in un pentolino con acqua per 5/6 minuti. Falle asciugare poi frullale in un mixer. Se utilizzi quelle già spellate risparmierai tempo.
- Separa tuorli da albumi. Monta i bianchi a neve ben ferma.
- Monta i tuorli con zucchero e scorza grattugiata di limone fino ad ottenere un composto chiaro. Aggiungi Vallé Pasticceria (o il burro) fuso e fatto intiepidire, le mandorle tritate, l’essenza di mandorla o il liquore e, infine, il semolino. Amalgama bene.
- Incorpora gli albumi montati, poco alla volta, con movimento dal basso verso l’alto.
- Imburra uno stampo per parrozzo e versa all'interno il contenuto. Inforna a 160°C per circa un’ora controllando di tanto in tanto. Sforna e lascia intiepidire dopodiché toglilo dallo stampo riponendolo su una grata.
- Fai sciogliere il cioccolato fondente con Vallé Pasticceria (o burro) a bagnomaria o nel microonde e versalo sul parrozzo. Aiutati con una spatola per coprire bene tutta la superficie. Lascia raffreddare affinché il cioccolato rapprenda.