tarallucci al vino dolci

Tarallucci al vino dolci

Quella dei tarallucci al vino dolci è una ricetta facile e velocissima che vi permetterà di fare una buona scorta per i vostri ospiti o per i fine pasto.

Con questa ricetta dei tarallucci al vino dolci potrete finalmente dire che una serata è “finita a tarallucci e vino“!

Battutacce a parte, questa ricetta mi porta indietro negli anni, quando a preparare questi taralli dolci era mia nonna. Sì, perché, nonostante i tarallucci contengano vino nella ricetta, erano amatissimi da noi bambini perché ricoperti di zucchero.

Gli adulti, invece, avevano il privilegio di “inzupparli” nel vino, come fine pasto delizioso.

Devo dire che ho trovato spesso anche ristoranti o agriturismi che offrono proprio tarallucci al vino dolci prima del caffè.

Nella ricetta che vi propongo potrete usare sia vino bianco che vino rosso. Con quest’ultimo i tarrallucci saranno più colorati.

Io ho usato un buon pecorino, vino che beviamo abitualmente a casa. Scegliete il vostro preferito, che potrete usare anche per “inzupparli” quando li servirete. La scelta migliore, come vino da portare in tavola per accompagnarli, rimane un vino liquoroso.

Con queste dosi riuscirete a fare circa 40 tarallucci di medie dimensioni. Anche la formazione dei taralli va a gusto proprio: scegliete se realizzarli più piccoli o grandi.

Se ti piacciono i taralli, prova anche la ricetta dei taralli lessi con anice.

taralli al vino

tarallucci al vino

tarallucci dolci al vino

taralli al vino

teglia di tarallucci al vino

taralli al vino dolci, ricetta

Tarallucci dolci al vino: la ricetta

tarallucci al vino dolci

Tarallucci al vino dolci

OggiCucinaMirco
4 from 1 vote
Preparazione 10 minuti
Cottura 20 minuti
Tempo totale 30 minuti
Course Dolci
Cuisine Italiana

Ingredienti
  

  • 500 grammi farina
  • 200 ml vino (bianco o rosso, scegliete voi)
  • 200 ml olio di semi di girasole
  • 2 cucchiai zucchero (io ho usato quello di canna)
  • 1 cucchiaino lievito per dolci Paneangeli
  • q.b. zucchero (per decorare)

Come si prepara
 

  • Disponiamo sul piano di lavoro o nella planetaria la farina a fontana.
  • All'interno della fontana mettiamo vino, olio, lievito e zucchero e iniziamo ad impastare.
  • Impastiamo fino ad ottenere un impasto morbido ma non appiccicoso. Se necessario aggiungiamo un pò di farina.
  • Prendiamo un pò di impasto e lo allunghiamo sul tavolo con le mani (come quando si fanno gli gnocchi), formiamo un "vermicello" che arrotoleremo su se stesso a formare il tarallo.
  • Riempiamo una ciotola di zucchero e passiamoci i taralli ottenuti facendo aderire bene lo zucchero sulla superficie (basta solo il lato superiore) e posizioniamoli su una teglia foderata di carta forno.
  • Inforniamo a 170° per per 20/25 minuti circa (dipende dal forno): i taralli devono dorarsi.
  • Sforniamo e lasciamo raffreddare: i nostri tarallucci al vino dolci sono pronti!

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4 commenti

Carmela 14 Dicembre 2020 - 6:47

Posso mettere al posto del lievito per dolci il lievito per biscotti ossia l’ammoniaca per dolci? E in che misura? Grazie

Rispondi
Mirco Di Marcello 14 Dicembre 2020 - 12:07

Ciao Carmela, non ho mai provato con solo ammoniaca. Se vuoi puoi provare questi ma non sono i cantucci. https://www.oggicucinamirco.it/biscotti-con-ammoniaca/

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ANTONIETTA 8 Febbraio 2022 - 12:55

Premetto che non la sopporto,una blogger moolto famosa,come dico io, è stata furba e ci ha saputo fare facendo libri….con le ricette deglialtri….questa ricetta è praticamente identica a quella di cui sopra citata persona.Ora,chi ha copiato chi?Altra cosa..è identica a quella che faccio da buona pugliese solo che giù in meridione solitamente si usa olio di oliva.Ma i complimenti li faccio qui,perchè l altra persona è out per me

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Mirco Di Marcello 8 Febbraio 2022 - 13:58

Grazie per i complimenti Antonietta. Posso immaginare a chi si riferisca e, onestamente non sono andato a vedere se fossero uguali. Quello che le posso dire è che la mia ricetta è presa dal quaderno delle ricette della mia mamma, che a sua volta l’aveva presa dalla mia nonna. A lei le conclusioni!

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