I taralli lessi, anche conosciuti come taralli secchi con anice, sono delle squisite ciambelle, leggerissime, da gustare quando vogliamo, anche a colazione!
Indice dei contenuti
I taralli lessi con anice sono conosciutissimi in tutta Italia: c’è chi li prepara a Pasqua, chi tutto l’anno.
Dalle mie parti molti li preparano per S. Antonio (17 gennaio) ma anche per S. Biagio (i famosi taralli di San Biagio del 3 febbraio), associati ai taralli di San Biagio morbidi (quelli con lo zucchero sopra).
Ho rubato questa ricetta a mia suocera che li prepara spesso, per la mia gioia! Qualche giorno fa, da bravo marito nel panico, ho voluto vedere se questa dei taralli secchi con anice poteva essere una ricetta per “mariti nel panico”.
Ebbene, ci sono riuscito! Ho impastato tutto con la planetaria (gancio foglia), compattato con le mani su un piano, formato i taralli, lessati in acqua e poi passati in forno. Più lungo da scrivere che da farsi.
La particolarità di questi taralli bolliti è proprio quella che, prima di essere messi in forno, i taralli vengono messi per qualche minuto in acqua bollente. Un pò come si fa per gli gnocchi: si buttano, quando risalgono basta prenderli e trasferirli su un piano.
Gli ingredienti per i taralli lessi con anice
La ricetta originale prevede l’anice (in alcune parti d’Italia anche i canditi, che però io non amo) che dona profumo e aroma ai taralli. Potete ometterli se non sono di vostro gradimento, ma potete ad esempio provare delle curiose varianti: aggiungete ad esempio zafferano… o curcuma! Come liquore ideale da usare andrebbe usata la Sambuca, in alternativa potrete usare un pò di Creola o rum.
In questa ricetta ho usato la pratica teglia estensibile Guardini, la soluzione ideale per tutti i forni! 🙂
Se ti piacciono i taralli, guarda anche la mia ricetta dei taralli al vino.
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Taralli lessi con anice (taralli secchi)
Ingredienti
- 3 uova
- 500 grammi farina
- 3 cucchiai zucchero
- 3 cucchiai acqua
- 3 cucchiai olio di semi di girasole
- 3 cucchiai anice in semi
- 3 cucchiai Sambuca (o altro liquore)
Come si prepara
- Mettiamo in una ciotola abbastanza ampia (o nella planetaria) la farina a fontana con al centro le uova, lo zucchero e l’olio.
- Cominciamo ad impastare, poi aggiungiamo i semi di anice, l'acqua e la Sambuca (Nella planetaria possiamo mettere tutti gli ingredienti insieme ed impastare).
- Trasferiamo l'impasto su una spianatoia, lavoriamolo e combattiamolo e iniziamo a formare dei cilindri (tipo quando si fanno gli gnocchi) e ripieghiamoli per formare i taralli. Scegliete voi la dimensione, se amate farli piccoli i cilindri dovranno essere più corti, se volete i taralli grandi, dovrete farli più lunghi e spessi.
- Portiamo a bollore una pentola con acqua e cominciamo a immergere i taralli, pochi per volta. Aspettiamo che tornino su (ci vorranno circa 3 o 4 minuti), scolateli e riponeteli su una teglia imburrata o con carta forno.
- Alcuni praticano ora dei tagli sulla superficie del tarallo, con un coltello o con un forbice: una volta in forno si creeranno dei caratteristici rigonfiamenti. Se non vi sentite pratici, potete omettere questo passaggio, i vostri taralli secchi saranno comunque ottimi!
- Aspettate che i taralli siano completamente asciutti, poi preriscaldate il forno e infornate a 200° per circa 15/20 minuti, il tempo che si dorino in superficie. Volendo potete, prima di infornarli, spennellarli con del latte.
- Sfornate e lasciate raffreddare. I taralli lessi all'anice rimangono buoni per diversi giorni. Riponeteli in sacchetti per freezer o contenitori ermetici.
Se praticherete i tagli sui taralli, il risultato sarà questo:
2 commenti
Dove comprare i semi di anice visto che abito a MILANO GIUSEPPINA
Salve Giuseppina, i semi di anice può trovarli anche al supermercato oppure in erboristeria