Quanto teniamo all’igiene del frigorifero e all’igiene in cucina? Alcuni pratici consigli per la disposizione alimenti in frigorifero e per la sua igiene.
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Ho voluto scrivere questo articolo perché sono sicuro che igiene del frigorifero e igiene in cucina molto spesso vengono sottovalutate, come del resto la disposizione alimenti in frigorifero.
A casa mia, ad esempio, sono disperato! Eh già, perché nonostante suggerisca a mia moglie le modalità di conservazione degli alimenti, puntualmente fa di testa sua facendomi assistere a degli orrori igienici tremendi.
Ecco allora un piccolo vademecum per l’ igiene del frigorifero e una piccola guida per l’ igiene in cucina, da consultare e tenere a mente, sempre.
Giusto per introdurre il discorso, tenete presente che uno studio dell’Università di Padova ha reso noto che il pianale di fondo del frigorifero è il punto più sporco dove proliferano microrganismi che possono dar luogo a intossicazioni alimentari.
Sul piano di fondo del frigorifero, infatti, solitamente riponiamo frutta e verdura senza lavare, talvolta appena raccolta, sporca.
In questo ripiano si raccolgono ad esempio i liquidi di alimenti che colano sul fondo.
Una cattiva conservazione degli alimenti in frigorifero possono generare muffe, batteri e agenti patogeni, tra cui quelli che scatenano salmonella, stafilococchi e intossicazioni alimentari.
L’IMPORTANZA DI UN’OTTIMA IGIENE DEL FRIGORIFERO
Per una buona igiene del frigorifero, è necessario disinfettare frequentemente il frigorifero, impostarlo a una temperatura fino a 4°C e disporre adeguatamente i cibi al suo interno per prevenire rischi alimentari.
Mantenere la temperatura interna sempre intorno ai 4-5 °C e collocare il frigorifero lontano da fonti di calore. Aprirlo solo al bisogno e richiuderlo in breve tempo;
Ecco alcune linee guida generali, variabili a seconda del tipo di cibo e di frigorifero che abbiamo in casa.
- Porte: Poiché questa è la sezione più calda e la temperatura si oscilla quando si apre e chiude la porta, mettere qui le cose qui più resistenti al deterioramento. Questo include condimenti, succhi, marmellate e gelatine, olii, salse. Il vano portaoggetti è il luogo perfetto per il burro e la margarina.
- Scaffale superiore: Questo ripiano è fresco, ma non fresco come gli scaffali inferiori, quindi pianificare di conseguenza. È meglio non mettere oggetti che devono essere cotti qui. Includere invece le cose che devono essere fresche, ma non troppo fredde, come il latte (meglio sul retro dove è più fresco), succhi di frutta, altre bevande, formaggi e altri alimenti pronti per mangiare.
- Cassetto della carne: Se hai uno di questi al centro, conserva qui i salumi, i formaggi e altri cibi simili. È un po ‘più freddo del piano superiore, ma non freddo come quello inferiore. Se il vostro ha una temperatura regolabile, tenerlo il più freddo possibile senza congelare la carne.
- Mensola centrale: questo ripiano è simile a quello superiore in termini di temperatura, in modo da poter fare un raddoppio qui. Questo ripiano è perfetto anche per gli avanzi, i salumi e i formaggi.
- Scaffale inferiore: questo è il più freddo di tutti gli scaffali, quindi è meglio per carne cruda, pollame, pesce e prodotti di pesce (tutti conservati in sacchetti per evitare le perdite di succhi), uova, yogurt, panna acida e quegli avanzi che sono più portati al deterioramento.
ALCUNE REGOLE PER LA PULIZIA, LA CONSERVAZIONE E LA DISPOSIZIONE ALIMENTI IN FRIGORIFERO
- Ciascun alimento ha la sua temperatura di conservazione: carne e pesce vanno posti nel comparto più in basso e consumati entro 24 ore, o due giorni in caso di pollo o tacchino.
- Non conservare gli alimenti oltre la data di scadenza.
- Ricorda che non tutti i cibi vanno refrigerati e anzi potrebbero danneggiarsi al freddo: per esempio la frutta esotica, gli agrumi (diventano amari), pomodori, fagiolini, cetrioli, zucchine e pane.
- Mai riporre in frigorifero alimenti bollenti o caldi per evitare condense e bruschi innalzamenti di temperatura del ripiano; Lasciate raffreddare i vostri cibi prima di riporli in frigorifero, ad esempio riponendoli in un contenitore a bagnomaria in acqua fredda.
- Separare gli alimenti crudi da quelli cotti: i batteri presenti nei primi potrebbero trasmettersi al cibo già cotto dando vita alla cosiddetta cross-contaminazione;
- Utilizzare recipienti puliti e chiusi: meglio ancora nelle confezioni originali, perché queste riportano la scadenza e indicazioni di conservazione. I cibi preparati in casa devono essere riparati con un coperchio;
- Pulite il frigorifero di frequente, una volta alla settimana o almeno una volta ogni due settimane. Utilizzate per la pulizia di cassetti e ripiani uno spray fai-da-te realizzato utilizzando acqua e bicarbonato. Pulite il tutto con una spugna, risciacquate con un panno umido ed asciugate con uno strofinaccio asciutto e pulito.
- Il frigo non deve essere mai troppo pieno, in modo che l’aria fredda possa circolare liberamente e, per lo stesso motivo, gli alimenti non devono mai essere appoggiati contro la parete posteriore. È buona norma, inoltre, riporre gli alimenti acquistati di recente sotto o dietro quelli già presenti.
- Muffe e batteri proliferano molto facilmente a temperature medie. Decidere di riporre in frigorifero alimenti che sono stati a lungo a temperatura ambiente potrebbe non essere una buona idea perché muffe, batteri o insetti presenti su di essi potrebbero contaminare altri cibi già presenti nel frigo.
- Gli avanzi già cotti, una volta posti in frigorifero, devono essere consumati al massimo entro quattro giorni, altrimenti è necessario buttarli poiché rischiano di essersi deteriorati troppo. Sapore e consistenza potrebbero essere mutati e potrebbero esserci rischi di intossicazione alimentare.
- Utilizzate contenitori ben puliti per riporre i vostri cibi in frigorifero in modo da evitare contaminazioni. Potete utilizzare contenitori sottovuoto o, se ne siete sprovvisti, utilizzate ciotole o scodelle da richiudere con un piatto. Potete avvolgere in fogli d’alluminio i cibi che prevedete di consumare entro breve. L’utilizzo di contenitori previene l’assorbimento da parte degli alimenti più delicati di odori forti provenienti da altri cibi. Per eliminare il problema degli odori, riponete in frigorifero un contenitore con del bicarbonato, che li assorbirà.
SCHEMA PER DISPOSIZIONE ALIMENTI IN FRIGORIFERO
Guarda alcuni consigli per pulire il frigorifero.
DISPORRE GLI ALIMENTI IN FRIGORIFERO: SUGGERIMENTI PER LA CONSERVAZIONE
Qui di seguito invece, elenco alcuni degli errori più comuni che commettiamo in fatto di igiene del frigorifero.
Tutti i cibi devono essere conservati in un contenitore di vetro o di plastica coperto, oppure nei sacchetti di plastica appositamente realizzati.
IGIENE DEL FRIGORIFERO: CONSERVAZIONE DELLA CARNE
L’incidente classico si ha con le fettine di carne conservate in un piatto senza coperchio;
Il liquido esterno ricco di sangue è un substrato ottimale per la crescita batterica e basta infatti un contatto occasionale con gusci di uova, che ospitano sulla superficie colonie di Salmonelle, per infettare le bistecche.
Come bisogna comportarsi?
Asciugare bene la carne o il pesce con carta assorbente e conservarli in contenitori appositi; Inoltre è bene separare gli alimenti crudi da quelli cotti, evitando così qualsiasi contatto in grado di scatenare reciproche contaminazioni.
IGIENE DEL FRIGORIFERO: INSALATA E VERDURA
È buona cosa togliere la carta umida, destinata a diventare un ricettacolo di microbi, ed eliminare le foglie esterne sporche di terriccio.
Conservare la verdura in sacchetti speciali dotati di microfori che garantiscono una conservazione ottimale per 5-6 giorni o contenitori appositi con fori per la traspirazione.
Sono invece sconsigliati i sacchetti di plastica utilizzati per fare la spesa perché le foglie non respirano e marciscono prima.
La frutta può andare nei cassetti.
IGIENE IN CUCINA: CONSIGLI PER LA PREPARAZIONE DEI CIBI
Conservazione della carne
- Le fettine vanno cucinate entro max 2-3 giorni;
- I tagli più grossi resistono anche una settimana;
- L’hamburger deve finire in padella entro 24 ore;
- La carne trita destinata al ragù resiste due giorni perché viene cotta a lungo;
- Le fettine di carpaccio sono in assoluto le più delicate, vanno conservate in frigorifero e servite a tavola al massimo entro 12-24 ore.
- La carne cotta dopo la preparazione resiste 3-4 giorni nel frigorifero.
Strumenti per la pulizia - La paglietta, le spugnette e lo spazzolino per rimuovere gli avanzi di cibo dai piatti devono essere sanitizzati, il sistema migliore è metterli in lavastoviglie durante un lavaggio a 65°C, per eliminare i batteri.
Scongelamento degli alimenti
L’abitudine di scongelare in fretta il cibo con il sacchetto immerso nell’acqua calda, il forno tiepido, il calorifero è vivamente sconsigliato.
Lo scongelamento a temperatura ambiente è rischiosa perché la parte più esterna dopo qualche ora sgela e sulla superficie si creano le condizioni favorevoli alla proliferazione batterica.
Per correttezza va detto che una cottura lunga permette di eliminare i microrganismi inquinanti.
Come bisogna comportarsi?
Scongelare sempre in frigorifero, è sufficiente un giorno per i pezzi più grandi e una notte negli altri casi.
Cucinare gli alimenti scongelati nell’arco delle 24 ore e non mettere in freezer la carne o il pesce una seconda volta, operazione possibile con le pietanze cotte (arrosto, brasato, spezzatino) anche se ottenute da carne scongelata.
Preparazione anticipata degli alimenti
Se dovesse capitarvi di preparare in anticipo dei cibi per un pranzo o una cena, siamo soliti tenere il cibo ancora caldo sul ripiano della cucina per diverse ore, ma, nel periodo in cui la temperatura supera i 30° C, i microrganismi si sviluppano a una velocità incredibile, è c’è il rischio di una rapida contaminazione.
Come bisogna comportarsi?
Fare raffreddare per 20-30 minuti il cibo cotto al mattino, e poi conservarlo in frigorifero e riscaldarlo prima del pranzo.
L’alternativa è tenere la pietanza al caldo, ad una temperatura superiore ai 65°C, fino al momento del consumo.
Cottura inadeguata degli alimenti
Cucinare hamburger o polpettone lasciando la parte centrale cruda porta il rischio di consentire ai batteri patogeni di riprodursi con facilità proprio nella parte centrale dove la carne resta poco cotta e la temperatura varia da 30° ai 50°C.
Come bisogna comportarsi?
Al centro della preparazione bisogna raggiungere almeno 65°C.
Se volete, è possibile comprare un termometro da cucina e controllare la temperatura, anche se è sufficiente lasciare sul fuoco qualche minuto in più la pietanza ed evitare la cottura al sangue;
stesso discorso vale anche per il pollo.
Brodo
Prima di metterlo in un contenitore di vetro coperto , da depositare nella parte bassa del frigorifero, è bene aspettare che si raffreddi. In alternativa potete congelare le porzioni di brodo già pronte e scongelarle quando occorre.
Si può conservare 2-3 giorni in frigorifero.
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