Quando si parla di virtù teramane bisogna stare molto attenti, perché per Teramo e i teramani le virtù sono molto più che un piatto: da secoli il I maggio è un giorno di unione, convivialità e tradizione.
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Il I maggio Teramo è tutta per le “virtù teramane“, piatto rinomatissimo e antichissimo della cucina teramana.
La domanda che sicuramente vi starete facendo è questa: cosa c’entra la ricetta delle virtù teramane con Oggi Cucina Mirco? È vero, di certo questa non è una ricetta last minute per mariti nel panico! 🙂
Mi piaceva l’idea di parlare delle virtù e, approfittando del fatto che avevo in dispensa un pacco di pasta di semola di grano duro VERRIGNI trafilata in bronzo chiamata proprio “Virtù“, ho pensato di ideare una ricetta “last minute” delle virtù teramane per mariti nel panico.
Lungi da me voler paragonare questa ricetta con l’originale, è un semplice tributo ad un piatto tipico della mia terra.
LE VIRTU’
La tradizione vuole che i contadini e le massaie, in vista della primavera, a fina aprile ripulissero e vuotassero le dispense e le credenze di casa dando fondo a tutti i rimasugli di cibo. Univano così avanzi di vario tipo di pasta, legumi e verdure rimaste con legumi e verdure fresche di stagione e ossa e carne di maiale dando vita ad un piatto che è divenuto simbolo della città. È un piatto simbolo del “lasciarsi alle spalle l’inverno.. e proiettarsi alla primavera”.
“Le virtù.. se non sei teramano, non potrai mai capirle fino in fondo“, dicono gli abitanti di Teramo. Già, perché “le virtù teramane” sono più di un piatto.
Alcuni anziani di Teramo narrano che in origine le virtù dovessero avete tra gli ingredienti sette tipi di pasta, sette tipi di legumi, sette tipi di verdure e odori e che dovessero essere cucinate da sette vergini in sette ore, per ricordare le sette virtù cristiane.
Leggende a parte, Teramo si mobilità per preparare le virtù del I maggio. La preparazione delle virtù teramane è lunga e laboriosa, richiede molta pazienza ed esperienza. Già, perché ogni tipologia di ingrediente deve essere preparata singolarmente: i legumi secchi hanno una cottura, quelli freschi un’altra. Poi ci sono le ossa del maiale che vanno bollite, il prosciutto e la carne macinata.
Il bello di questa preparazione è che unisce varie famiglie e vari quartieri. Pensate che ci si distribuisce i compiti e ciascuno ha il dovere di preparare alla perfezione la sua parte. Molte persone ne preparano in grandi quantità per distribuirle poi ad amici, parenti e vicini di casa.
Il I maggio a Teramo anche i ristoranti hanno in menù le virtù. Da qualche anno anche i ristoranti dei paesi circostanti e sulla costa (ad esempio la mia Alba Adriatica) hanno iniziato ad offrire come piatto del giorno le virtù teramane.
Gli ingredienti?! Bè, in realtà non esiste una ricetta precisa con ingredienti e dosi precise. Essendo la ricetta delle virtù teramane fatta da avanzi, essa è abbastanza soggettiva e dipende da ciò che riusciamo a trovare. Per fare le virtù non esiste “lista della spesa”.
Ciò che non manca mai nelle virtù teramane sono:
- legumi secchi: fagioli di varie qualità, lenticchie, ceci;
- legumi freschi: fave e piselli;
- verdure miste: zucchine, carote, patate, carciofi, bietole, indivia, scarola, lattuga, verza, cavolfiore, cicoria, spinaci, finocchio, rape;
- odori: aglio, cipolla, maggiorana, salvia, timo, sedano, prezzemolo, aneto, noce moscata, chiodi di garofano, pepe o peperoncino, pipirella, menta selvatica, borragine, finocchietto selvatico, basilico;
- carni: prosciutto crudo, cotiche di maiale, carne macinata di manzo per le polpettine , lardo, piedi e orecchie di maiale, pancetta, guanciale;
- pasta: pasta di grano duro corta, pasta fresca all’uovo di varie forme e dimensioni.
Passiamo ora alla ricetta, o meglio, la falsa ricetta perché, ribadisco, la mia non è la ricetta vera delle virtù, ma un banale adattamento per “mariti nel panico”. Di certo non staremo a preparare le virtù teramane con due varietà di ingredienti, freschi e secchi.. e non impazziremo a trovare le varie verdure e tipi di pasta. Realizzeremo questo piatto con pochi ingredienti, anche questi variabili a seconda della disponibilità della nostra dispensa.
Teramani, abbiate pietà di me! 🙂
Virtù teramane (per mariti nel panico)
Ingredienti
- Misto "minestrone" surgelato; io ho usato le 15 verdure
- broccoli surgelati;
- piselli surgelati;
- lenticchie di castelluccio;
- misto per soffritto surgelato (carota cipolla, sedano);
- prezzemolo;
- fave fresche;
- odori vari liofilizzati (io ho usato noce moscata pepe, timo, chiodi di garofano, peperoncino, menta)
- 1 fetta di prosciutto crudo tagliata spessa;
- carne macinata;
- 1 confezione di pasta "Virtù" Verrigni ; o vari tipi di pasta
- olio e sale.
Come si prepara
- Prendete una pentola capiente e, dopo aver dosato gli ingredienti a vostro piacimento mettiamoli tutti al suo interno: preparato per minestrone, broccoli, piselli, lenticchie, misto soffritto, fave fresche, odori vari, il prosciutto tagliato a dadini e la carne macinata (intera o, se avete la pazienza, fatta a palline);
- versate acqua all'interno della pentola, circa il doppio del volume degli ingredienti;
- portiamo a bollore poi copriamo con un coperchio e lasciamo bollire per una ventina di minuti;
- a metà cottura saliamo e aggiungiamo un po' di olio;
- mescoliamo di tanto in tanto;
- nel frattempo mettiamo a lessare la pasta per il tempo indicato sulla confezione (se usate pasta mista cercate di scegliere pasta con lo stesso tempo di cottura altrimenti diventa difficoltoso gestire la cottura);
- quando il misto legumi e verdure sarà cotto (regolatevi a seconda dei vostri gusti per lasciarlo più o meno brodoso) spegnete il fornello, scolate la pasta e versatela nella pentola;
- mescoliamo con un mestolo, aggiungiamo un filo d'olio e portiamo in tavola.