La focaccia barese con Senatore Cappelli è la classica ricetta della focaccia tipica pugliese, realizzata con una farina di semola rimacinata tutta da scoprire.
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La focaccia barese è un must della cucina di Puglia e una delle tante specialità della tradizione italiana. Oggi ho voluto prepararla per voi, mariti nel panico, vista la sua semplicità di realizzazione. Ecco la ricetta della focaccia barese con Senatore Cappelli.
Perché, direte, hai usato proprio questa farina?! Perché no? Vi rispondo io! Conoscete le origini e le proprietà della farina Senatore Cappelli? Vi parlo un po’ di questo fantastico prodotto.
Le origini del grano Senatore Cappelli
Il grano duro Senatore Cappelli è un grano antico, coltivato in Italia da oltre 100 anni.
Il nome rende omaggio al senatore Raffaele Cappelli, proprietario ai tempi di alcuni poderi nella zona di Foggia.
Nei primi anni del ‘900 decise di adibire uno di questi appezzamenti alla sperimentazione sulle coltivazioni.
I lavori e gli studi furono affidati all’agronomo e genetista Nazareno Strampelli che aveva come nobile intento quello di creare una tipologia di coltivazione resistente alle intemperie e alla siccità.
L’idea di coltivare un grano più forte, più alto (raggiunge circa il metro e ottanta di altezza) e dalle proprietà organolettiche considerevoli.
Il suo scopo era inoltre quello di sfamare il popolo italiano garantendo sia una buona resa, sia un ottimo apporto nutrizionale.
Strampelli selezionò in origine un frumento duro di origine tunisina, una varietà rustica molto resistente e adatta ai terreni del meridione.
Non a caso il grano Senatore Cappelli è considerato il padre del grano duro, definito negli anni ’30 “razza eletta”.
Proprio in questi anni, in cui c’è un ritorno alle farine antiche e non modificate, la farina di grano duro Senatore Cappelli è una delle più ricercate.
Oggi è possibile trovare coltivazioni nell’Italia Centrale e nelle regioni Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna.
Proprietà e caratteristiche del grano Senatore Cappelli
Le proprietà del grano Cappelli sono molte. A differenza dei grani moderni, ad esempio, è molto più digeribile ed è a basso contenuto di glutine (adatto quindi a chi soffre di leggere intolleranze).
Rispetto alle normali farine moderne, quella Cappelli ha sì meno proteine, ma anche minor apporto di zuccheri. Questo tipo di farina è inoltre più ricca di vitamine e sali minerali.
Al gusto si percepisce nettamente la differenza con le normali farine raffinate a cui siamo abituati oggi.
La farina Senatore Cappelli oggi è usata principalmente per realizzare pasta e, nel caso della rimacinata, pane e focacce.
Fatta questa premessa, capirete perché ho voluto usare questa farina per la mia focaccia barese.
Nel mio caso ho utilizzato la farina Senatore Cappelli di SaporideiSassi.it, in particolare una semola rimacinata di grano duro.
Preparare la focaccia barese con Senatore Cappelli
Solitamente la farina Senatore Cappelli, essendo un tipo di grano duro, viene mescolata con altre farine per rendere l’impasto più morbido.
In questo caso ho voluto utilizzare solo farina Senatore Cappelli visto che tra gli ingredienti è presente la patata, in grano di ammorbidire tutto l’impasto.
So che quando si parla di pizza e focaccia, per chi non è portato in cucina, rappresenta già un ostacolo.
Impastare, aspettare i tempi di lievitazione ci può far demordere ma, vi assicuro, questa focaccia barese è davvero semplicissima da preparare.
Farete ancora prima se avete un robot da cucina con il gancio per pane.
La ricetta mi è stata data dalla cugina di una mia amica, pugliese. Non è la sola ricetta per focaccia barese ma, io che l’ho provata, posso assicurarvi che il risultato è perfetto!
Ho fatto solo delle piccole modifiche, ma troverete tutto il procedimento sotto.
Ho realizzato la focaccia usando uno stampo per focaccia circolare da 30 cm.
Prova anche la focaccia al pesto con cornicione ripieno!
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Focaccia barese con Senatore Cappelli
Ingredienti
- 400 gr farina di semla di grano duro rimacinata Senatore Cappelli
- 1 patate media
- ½ cubetto lievito di birra
- 260 g acqua tiepida
- ½ cucchiaino sale grosso
- ½ cucchiaino zucchero
- 1 cucchiaino olio d'oliva
- 10 pomodorini
- q.b. origano
Come si prepara
- Per prima cosa lessiamo la patata (scegliete voi se sbucciarla prima o dopo) e schiacciamola in una ciotola lasciandola intiepidire.
- Trasferiamo la patata nel contenitore della planetaria (se ne avete una) o lasciatela nella ciotola se preferite mescolare a mano. Aggiungiamo la farina, il sale grosso, lo zucchero, l'olio e il lievito di birra, precedentemente sciolto nell'acqua tiepida.
- Mescoliamo il tutto fino ad ottenere un impasto ben amalgamato. Dovrà risultare compatto ma appiccicoso, è il segreto per una buona focaccia. La quantità di acqua che vi ho suggerito è quindi indicativa. Se vedete che l'impasto è quindi troppo duro, aggiungete un pò di acqua.
- Ungiamo una teglia per focaccia (io ne ho usata una circolare da 30cm) e stendiamoci dentro l'impasto. Per aiutarci bagnamo le mani con acqua o olio, lasciando le classiche "ditate" della focaccia. Lasciate l'impasto abbastanza spesso.
- Copriamo con un canovaccio l'impasto in teglia e lasciamo lievitare in luogo asciutto e caldo per circa un'ora.
- Mentre l'impasto lievita laviamo i pomodorini, li tagliamo a metà e li lasciamo scolare dell'acqua in eccesso.
- Trascorso il tempo di lievitazione disponiamo i pomodorini sulla superficie della nostra focaccia, saliamo (io preferisco mettere una spolverata di sale grosso) e cospargiamo con l'origano. Aggiungiamo un filo di olio e inforniamo in forno caldo a 200°C per circa 30 minuti.
4 commenti
A parte lo zucchero, inutile, ottima ricetta. Grazie.
Grazie Antonio, hai ragione, ho scoperto dopo che lo zucchero è inutile!
La ricetta è ottima: grazie per averla condivisa.
Impastando alcune ore prima e calando quindi il lievito, risulta ancora più leggera e si gonfia meravigliosamente
La preparo spesso, bravo!
Ma grazie Sarah! Anche per il suggerimento! Proverò anche io!